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Un capotreno accoltellato per aver chiesto il biglietto a una coppia di passeggeri

È successo sul regionale Genova – Busalla. I carabinieri sono saliti a bordo e hanno fermato i responsabili. Il capotreno è stato portato al pronto soccorso in codice rosso. E domani sciopero nazionale di 8 ore

Alessandra Rossi

04 novembre 2024

Treno regionale
AGI – Poco dopo le 13, presso la stazione di Genova Rivarolo, un capotreno delle Ferrovie dello Stato è stato accoltellato su un treno regionale – il 12042 – diretto a Busalla. L’uomo stava procedendo con la verifica dei biglietti, quando è scattata l’aggressione da parte di una coppia di persone, forse priva del titolo di viaggio.

Immediato l’intervento delle forze dell’ordine: i carabinieri sono saliti sul convoglio fermando gli aggressori, mentre i medici del 118 hanno medicato sul posto la vittima, per poi trasportarla in codice rosso al pronto soccorso del Villa Scassi. Il treno è attualmente fermo in stazione e la circolazione sulla linea Genova-Busalla è rallentata per i rilievi dell’autorità giudiziaria. Secondo quanto riferito dai carabinieri, le due persone fermate sono una coppia di cittadini nordafricani. Sul posto è intervenuto il nucleo radiomobile.Secondo quanto riferiscono i carabinieri di Genova, intervenuti con il Nucleo Radiomobile alla stazione di Genova Rivarolo dopo l’accoltellamento a bordo di un regionale di un capotreno 40enne, Rosario Ventura, la coppia di cittadini nordafricani, alla richiesta di esibizione del biglietto, “con atteggiamento incurante, ha risposto che non avevano intenzione di pagarlo”. Il treno quindi è stato fermato: la ragazza, una minorenne, ha quindi iniziato “ad inveire e sputare contro il capotreno. Stessa cosa avrebbe fatto il ragazzo di 21 anni nei confronti di una passeggera”, riferiscono i militari. Una volta scesi dal treno, la ragazza ha colpito anche con un paio di schiaffi e un calcio il capotreno. Poi, il compagno di lei gli ha sferrato una-due coltellate, all’altezza della scapola. I due sono stati individuati e fermati nei pressi della stazione dai carabinieri, grazie alle testimonianze dei passeggeri. Il 21enne è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. La minore è stata denunciata per gli stessi reati. L’uomo arrestato si chiama Alshahhat Fares Kamel Salem. E’ un cittadino egiziano, regolare in Italia. Di professione fa il barbiere. Domani sciopero nazionale di 8 oreMigranti, per il Tribunale di Catania il decreto sui Paesi sicuri è illegittimo. “Non c’è necessità di rivolgersi alla Corte di Giustizia Ue”

Migranti, per il Tribunale di Catania il decreto sui Paesi sicuri è illegittimo. “Non c’è necessità di rivolgersi alla Corte di Giustizia Ue”

 

Nemmeno il tempo di rimettere in mare la nave Libra della Marina militare, che oggi a Sud di Lampedusa ha effettuato un primo, nuovo trasbordo per selezionare gli “eleggibili” per i centri in Albania, che i Tribunali mettono in discussione il nuovo decreto del governo sui Paesi sicuri. “Sono fiducioso che il decreto approvato nei giorni scorsi possa superare la mancata convalida dei trattenimenti da parte dell’autorità giudiziaria: se non lo fossi stato non le avremmo fatto”, ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (video). Che parla come se il Tribunale di Roma non avesse appena deciso di rinviare il provvedimento alla Corte di Giustizia dell’Unione europea (Cgue), come già quello di Bologna nei giorni scorsi. Peggio, come se il Tribunale di Catania non l’avesse bocciato del tutto. Il Presidente della sezione immigrazione, Massimo Escher, ha infatti disapplicato il decreto e invalidato il trattenimento nel centro siciliano di Pozzallo di un egiziano sottoposto all’esame accelerato della domanda d’asilo in quanto proveniente da Paese “sicuro”. Insomma, il conflitto con la normativa europea evidenziato dalla nota sentenza della Cgue del 4 ottobre, poi applicata dai giudici di Roma nel caso dei 12 richiedenti trattenuti in Albania, non è affatto risolto. Nemmeno aver inserito la nuova lista dei Paesi sicuri in una norma primaria, il decreto legge del 23 ottobre scorso, basta a evitare che un giudice ne valuti la legittimità in base alle prevalente normativa Ue e per questo decida di disapplicarlo.

A differenza di quanto accaduto a Bologna, il Presidente Escher ritiene di non dover chiedere un parere alla Cgue. Come “in tutti i casi in cui la corretta interpretazione del diritto dell’Unione si impone con tale evidenza da non lasciare adito a ragionevoli dubbi”, scrive citando la giurisprudenza della stessa Corte Ue. Al centro della decisione è la designazione dell’Egitto come Paese d’origine sicuro, che nel decreto del 23 ottobre non presenta eccezioni per gruppi di persone a rischio, com’era invece nel precedente elenco “per gli oppositori politici, i dissidenti, gli attivisti e i difensori dei diritti umani o per coloro che possano ricadere nei motivi di persecuzione di cui all’articolo 8, comma 1, lettera e) del Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251″. Alla luce della sentenza della Cgue del 4 ottobre, secondo i giudici di Roma che hanno esaminato i trattenimenti in Albania si trattava di eccezioni non ammesse dalla vigente normativa europea: il Paese è sicuro per tutti o non lo è per nessuno. Proprio per aggirare l’ostacolo, il governo ha deciso di riscrivere la lista e di cancellare ogni eccezione. E tuttavia il Tribunale di Catania dice oggi che non basta.

Nella stessa sentenza della Cgue, ricorda Escher, è ribadito l’obbligo per il giudice di verificare la legittimità della designazione del Paese come sicuro. E questo perché chi viene da Paesi considerati tali vedrà la sua domanda sottoposta a esame accelerato e possibilmente respinta per manifesta infondatezza, con termini ridotti per impugnare la decisione e, non ultimo, il rischio di vedersi espellere prima dell’esito del ricorso visto che la sospensiva non è automatica. Per questo il giudice è tenuto a verificare se quel Paese possa davvero considerarsi sicuro. Eccezioni o no, un Paese può essere considerato tale solo se “sulla base dello status giuridico, dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico e della situazione politica generale, si può dimostrare che non ci sono generalmente e costantemente persecuzioni quali definite nell’articolo 9 della direttiva 2011/95/UE, né tortura o altre forme di pena o trattamento disumano o degradante, né pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale” (Allegato 1 della direttiva Ue 32/2013). Obbligato a valutare l’inserimento dell’Egitto nella lista governativa dei Paesi sicuri, il magistrato spiega che, nel caso in esame, la verifica “non può che essere negativa e ciò tenuto conto delle COI (Country of Origin Information) relative all’Egitto lette in relazione al principio enunciato dalla Corte di Giustizia con la citata sentenza”.

Nel caso dell’Egitto, il giudice cita la pena di morte con un numero di esecuzioni tra i più alti, le detenzioni arbitrarie e gli arresti senza mandato, violazioni processuali nei confronti di avvocati per i diritti umani, attivisti, giornalisti e politici di opposizione, abusi e detenzioni per blasfemia, l’assenza di tutela contro la violenza familiare e le discriminazioni nei confronti di donne e minori, le persecuzioni nei confronti delle persone LGBTQI+, oltre a torture e abusi da parte dei corpi di polizia nei confronti degli oppositori del governo. Questioni in parte citate dalle schede che motivavano le eccezioni della precedente lista di Paesi sicuri e sparite in quella inserita nel decreto legge di ottobre. “I citati rischi di insicurezza che riguardino, in maniera stabile ed ordinaria, intere ed indeterminate categorie di persone portano de plano il decidente a negare che l’Egitto possa ritersi paese sicuro alla luce del diritto dell’Unione Europea e ciò per quanto si legge nelle argomentazioni della citata sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 4 ottobre 2024, laddove in motivazione richiede che il Paese (per dirsi sicuro) sia caratterizzato da una situazione “generale e costante ” di sicurezza”, si legge nel decreto di Catania. “Tanto rilevato, non resta che disapplicare ai fini della presente decisione il decreto-legge 23.10.2024, posto che, come è noto, le sentenze interpretative della Corte di giustizia dell’Unione europea vincolano il giudice nazionale”.

La decisione di Escher, che si accompagna ad altre quattro mancate convalide a Pozzallo, anticipa quello che potrebbe presto accadere a Roma, sede competente per i trattenimenti nei centri albanesi dove verranno trasferiti i migranti che, già in queste ore, le motovedette italiane trasbordano sulla Libra per il pre-screening, dopo giorni in cui il maltempo aveva impedito le traversate dei barchini nel Mediterraneo. Proprio dal Tribunale di Roma è partito oggi un altro rinvio alla Cgue, dopo quello di Bologna, nel merito del ricorso contro il diniego all’asilo di uno dei 12 richiedenti trasferiti in Albania e poi portati in Italia. I due rinvii potrebbero essere citati dai magistrati romani già nell’esame delle convalide per i nuovi richiedenti trasferiti in Albania fin dai prossimi giorni. In alternativa i giudici potrebbero decidere a loro volta di rinviare alla Cgue o magari alla Corte Costituzionale in base agli articoli 11 e 117 della Carta. Ma potrebbero anche decidere di disapplicare il nuovo decreto come fatto oggi a Catania. O perché no, di convalidare i trattenimenti. Ma a questo punto è decisamente l’ipotesi più remota.

Cronachedi.it

Napoli: Due uomini e tre donne arrestati per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni aggravate dal metodo mafioso

La Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due uomini e tre donne, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, è frutto di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.Gli indagati sono accusati di aver sequestrato un uomo e suo figlio, picchiandoli violentemente e costringendoli a pagare un’ingente somma di denaro. Il sequestro sarebbe avvenuto nel quartiere Poggioreale, dove la vittima e suo figlio sarebbero stati condotti in un’abitazione e picchiati con spranghe di ferro e mazze di legno. Successivamente, anche il padre sarebbe stato portato nella stessa casa, malmenato e minacciato di gravi ripercussioni se non avesse pagato il riscatto.Le indagini, avviate a seguito della denuncia presentata dalla vittima, hanno consentito di ricostruire l’accaduto e di individuare i responsabili. La Polizia Scientifica ha rinvenuto tracce e segni del pestaggio all’interno dell’abitazione dove si sarebbe consumato il reato.La vittima, dopo essere stata segregata, sarebbe stata trasportata in un altro luogo nella zona di Castel Volturno e tenuta rinchiusa per alcune ore. Successivamente, sarebbe stata scaricata all’esterno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli di Napoli, dove ha ricevuto le prime cure. Le lesioni riportate sono state giudicate guaribili in 30 giorni.Tra gli arrestati figurano anche esponenti di spicco del noto sodalizio camorristico dei Contini. Ciascuno degli indagati avrebbe svolto un ruolo preciso nell’ambito del sequestro, dal pestaggio alla sorveglianza dei luoghi del delitto.Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

DAILY MAGAZINE

 

Spionaggio & hacker, ci sono anche Antonio Nicola, Pasquale e Gaetano Belforte nell’inchiesta della Dda di Milano

CASERTA – di Antonio Arricale –

Ci sono anche i nomi di tre marcianisani doc e dal cognome a dir poco ingombrante, che sono finiti nel gigantesco mercato di informazioni personali e riservate, acquisite il modo illecito da banche dati strategiche per l’Italia, carpite da ex appartenenti o appartenenti a polizia e Gdf, tecnici informatici e hacker per essere rivendute a clienti del mondo dell’imprenditoria non solo per fini aziendali ma anche familiari.È quanto emerge dall’indagine della Dda di Milano e della Dna che ha portato – come si sa – agli arresti domiciliari l’ex super poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato della Equalize, società di investigazione privata del presidente di Fondazione Fiera Enrico Pazzali, ora indagato, Nunzio Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, titolari o soci di aziende collegate e specializzate nella sicurezza e nell’informatica.I tre, originari e residenti a Marcianise, che peraltro si portano dietro un cognome molto pesante, riconducibile a fatti legati alla camorra degli anni 70 e 80, sono: Belforte Antonio Nicola, nato il 25.06.1970 a Marcianise; Belforte Pasquale, nato a Caserta il 17.03.1978; e Belforte Gaetano, nato sempre a Marcianise il 19.12.1971.Antonio, Pasquale e Gaetano – come detto – sono cugini di Domenico e Salvatore Belforte, i due boss che a cavallo degli anni Ottanta diedero vita all’omonimo clan, cosiddetto dei Mazzacane, considerata una delle organizzazioni camorristiche più longeve e feroci che operarono in provincia di Caserta e, in particolare, a ridosso del capoluogo. Un clan dichiarato estinto da diverse sentenze, in particolare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e confermata dalla Corte di appello di Napoli, per assenza di figure malavitose attive.Al momento, la presenza dei tre nomi nell’inchiesta, è legata al fatto che probabilmente avessero compulsato la centrale di spionaggio per assicurarsi, attraverso lo Sdi, se avessero particolari misure di osservazioni da parte delle forze dell’ordine sul loro capo.La sigla Sdi sta, infatti, per Sistema informativo interforze. L’accesso abusivo a banche dati istituzionali riservate e protette da misure di sicurezza, avveniva per far conoscere ai committenti tutti i precedenti di Polizia dei cittadini.Nella foto, un momento della conferenza stampa della Dda di Milano

 

 

MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2024

                      Clamoroso
Ogni giorno ci passano per la mente 65.500 pensieri negativi [il biologo naturalista Daniel Lumera a Roberta Scorranese, Cds].

                  In prima pagina

• In alcune registrazioni Jeffrey Epstein si definiva un amico stretto di Trump e raccontava di come cercasse spesso di sedurre le mogli degli amici

• Un giudice ha dichiarato legale la lotteria elettorale di Musk da un milione di dollari al giorno per gli elettori di Trump

• Non è stato trovato nessun corpo nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale di Aldaia, a Valencia

• Forti piogge si sono abbattute anche sulla regione di Barcellona: treni fermi e voli cancellati, ma nessun danno alle persone (che erano state avvertite del maltempo da un messaggio)

• Vicino a Roma una bambina di 12 anni ha ferito un compagno di scuola con un coltello dopo avergli gridato «Hai fatto la spia». Poi si è messa a piangere e ha chiamato i carabinieri

• A Genova un capotreno è stato accoltellato da un 21enne che non aveva il biglietto. Ha perso molto sangue ma non è in pericolo di vita. L’aggressore è stato arrestato. I sindacati dei ferrovieri hanno indetto per oggi uno sciopero

• A Milano continuano le ricerche di un giovane di 25 anni sparito dalla notte di Halloween

• Un operaio di 29 anni è morto in un cantiere sull’autostrada ligure

• Un giudice di Catania ha respinto la richiesto di trasferimento in Albania per un migrante proveniente dall’Egitto, paese che il giudice ha considerato essere «non sicuro»
• I magistrati si sono riuniti in assemblea a Bologna per ribadire la necessità di respingere le ingerenze politiche

• Il ministro dell’Economia francese dice che la settimana lavorativa da 35 ore va rivista e che serve che i francesi lavorino di più

• La fuga di notizie dall’ufficio di Netanyahu potrebbe aver compromesso le trattative sugli ostaggi, ha detto un tribunale israeliano

• In Iran è stata eseguita la condanna a morte per impiccagione di un giovane appartenente alla minoranza ebraica accusato di omicidio

• L’Eni ha ceduto i suoi giacimenti in Alaska per un miliardo di dollari

• Il prezzo medio dell’assicurazione auto è arrivato a 414 euro

 

Good Morning Italia, 05 novembre 2024


                 Effetti collaterali 

Il dollaro ha perso terreno a causa di una frenata delle scommesse, da parte dei mercati globali, su una vittoria di Donald Trump, che secondo gli osservatori alimenterebbe l’inflazione mantenendo alti i tassi d’interesse e rafforzando così la valuta americana (Ft+). Le principali banche di investimento si stanno attrezzando per gestire una possibile fortissima volatilità e un enorme volume di transazioni alla riapertura delle Borse, a seconda della direzione in cui virerà lo spoglio (Bloomberg).

  • Ma sul Medio Oriente le differenze sono minime (La Stampa+).

                          The new normal

Tariffe punitive Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 25% sulle esportazioni dal Messico, il principale partner commerciale degli Usa con cui vige un accordo di libero scambio, se il Paese confinante non fermerà “l’immigrazione irregolare e il traffico di droga” (The Hill).

  • L’Europa teme la svolta protezionistica dell’alleato transatlantico (Politico).

                   Carte bollate

La Cina ha ufficialmente presentato ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro la decisione dell’Unione europea di istituire dazi aggiuntivi fino al 36,3% sulle auto elettriche importate dal Paese (Il Sole 24 Ore).

  • Per evitare le tariffe Usa, Pechino è pronta a delocalizzare la propria produzione di pannelli solari nel sud-est asiatico (Reuters).

Sguardo al futuro Nel corso della sua audizione di conferma al Parlamento europeo, il commissario designato al Commercio e alla sicurezza economica Maroš Šefčovič ha dichiarato che l’Ue non è interessata alle guerre commerciali, ma ha ribadito la posizione di fermezza nei confronti di Pechino e affermato che un’intesa con i Paesi latinoamericani del del Mercosur dovrà tenere conto delle richieste degli agricoltori e del rispetto dell’ambiente (Euronews).

                    Oriente inquieto

Oltre 10 mila soldati nordcoreani sono arrivati in Russia a sostegno della guerra contro l’Ucraina, ha riferito il ministero della Difesa della Corea del Sud (Reuters). Diverse truppe di Pyongyang si trovano nella regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, dove, secondo fonti di Kiev, si sarebbero registrati primi scontri con l’esercito ucraino (Kyiv Independent). Si tratterebbe del primo coinvolgimento diretto di un esercito straniero nel conflitto iniziato due anni e mezzo fa (Ft+).

  • Bruxelles e Seul temono possibili trasferimenti di tecnologia nucleare missilistica dalla Russia alla Corea del Nord in cambio dell’invio dei soldati (Ap).

  • Indonesia e Russia hanno avviato esercitazioni militari congiunte nel mar di Giava, a dimostrazione della volontà del nuovo presidente Prabowo Subianto di approfondire i legami con Mosca (Dw).

            Minacce all’orizzonte

 

In occasione della sua prima visita a Berlino, il segretario generale della Nato Mark Rutte ha lanciato l’allarme sull’aumento degli “attacchi ibridi” lanciati dalla Russia contro i Paesi alleati (Politico). Secondo quanto riporta Repubblica+, citando Politico, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, contrario all’ingresso di Kiev nella Nato, spingerebbe per un’Ucraina neutrale sul modello Finlandia nel secondo dopoguerra.

                  Le mosse di Israele

Non riconosciuta Israele ha ufficialmente comunicato all’Onu il venir meno dell’accordo risalente al 1967 con cui il Paese aveva riconosciuto l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite per il soccorso ai profughi palestinesi (Times of Israel).Dal campo L’esercito israeliano sostiene di aver ucciso Riad Rida Ghazzawi, presunto comandante del sistema missilistico anticarro di Hezbollah (Guardian). Allo stesso tempo, l’Idf ha dichiarato di aver ucciso, in un raid su Damasco, il capo dell’intelligence siriana di Hezbollah Mahmoud Mohammed Shaheen (Ansa).

  • Israele si prepara a una nuova rappresaglia dell’Iran dopo l’attacco di fine ottobre contro la Repubblica islamica (Guardian).

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              Paesi (non) sicuri

Due nuove sentenze hanno messo in discussione la classificazione di Paesi sicuri per l’esame accelerato delle domande di asilo, adottata per decreto dal governo italiano in materia di migrazione. La prima, del tribunale di Catania, non ha convalidato il trattenimento di un ragazzo egiziano. La seconda, dei giudici di Roma, ha accolto il ricorso contro il rifiuto al diritto d’asilo di uno dei 12 migranti trasferiti in Albania e ha rinviato alla Corte di Giustizia dell’Ue il nuovo decreto come già fatto dal tribunale di Bologna (Domani).Giudizi negativi Nell’audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, il direttore generale di Confindustria Maurizio Tarquini ha criticato la manovra finanziaria, ritenuta non in grado di rilanciare la crescita (Il Sole 24 Ore). Il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta invece, è tornato a ribadire che i 2,5 miliardi di risorse destinate al Fondo sanitario nazionale per il 2025 non sono sufficienti (La Stampa).La parola fine? Oggi il Consiglio regionale della Campania esaminerà una proposta di legge per permettere un terzo mandato alla presidenza della Regione (il manifesto). La maggioranza di centrosinistra è orientata per il sì, ma la segretaria del Pd Elly Schlein ha già espresso la contrarietà del partito a una ricandidatura dell’uscente Vincenzo De Luca (Pagella Politica).

                       Orizzonti

            Stato dell’economia 

Nel mese di ottobre, l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona ha toccato i 46 punti, in aumento dai 45 del mese precedente (La Stampa). In Cina, l’attività dei servizi è cresciuta a ottobre, sulla spinta degli stimoli economici di Pechino, con l’indice Caixin/S&P Global a 52 punti dai 50,3 di settembre, segnalando espansione (Scmp).Ritorno al lavoro I lavoratori di Boeing hanno approvato con il 59% le modifiche al contratto di lavoro ponendo fine a uno sciopero che ha paralizzato la produzione di aerei per oltre sette settimane: tra le novità, un incremento dei salari su quattro anni e più contributi pensionistici (Bloomberg).

Mondo reale

Days after Gli inquirenti e i soccorritori stanno perlustrando parcheggi e centri commerciali con l’obiettivo di individuare ulteriori vittime dell’alluvione che ha devastato la regione di Valencia, in Spiaggia. Ieri, le forti piogge hanno interessato l’area di Barcellona, costringendo il governo a interrompere tutti i servizi ferroviari locali; più di 50 voli sono stati cancellati o ritardati (Guardian).Braccia incrociate Dopo il ferimento di un capotreno, accoltellato a Genova, i sindacati hanno indetto per oggi uno sciopero nazionale di otto ore, dalle 9 alle 17, del personale delle società di trasporto ferroviario (Adnkronos).Addio Quincy Jones, storico produttore e musicista della scena black e jazz, è morto a 91 anni. Nella sua carriera ha prodotto alcuni tra i più importanti dischi di Michael Jackson (Nyt).

  • 46 artisti e una notte sola: così diresse la registrazione di “We are the world” (Repubblica+).

Sport

Serie A Nel posticipo dell’undicesima giornata di campionato, la Lazio ha superato il Cagliari per 2 a 1 (highlights), il Genoa ha battuto il Parma 1 a 0 (highlights) e l’Empoli ha sconfitto il Como per 1 a 0 (highlights).

  • L’assemblea federale straordinaria della Figc ha approvato la riforma della governance del calcio: prevede il riconoscimento di maggiore autonomia alla Serie A, che pure ha votato contro (Il Sole 24 Ore).

                                  Oggi

La premier Giorgia Meloni incontra il segretario generale della Nato Mark Rutte;

Al via il processo per corruzione all’ex presidente della regione Liguria Giovanni Toti;

Bruxelles, riunione dei ministri delle Finanze dell’Ue (Ecofin);

 

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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