(S.A.) La direzione del quotidiano francese Le Figaro e i sindacati Cfdt, Ccc, e Cgt hanno raggiunto un accordo fondamentale per il settore della stampa: la testata verserà ai giornalisti il 25% dei diritti derivanti dall’utilizzo dei contenuti da parte di Meta (Facebook) e Google. Questa misura, annunciata il 31 ottobre 2024, è parte degli sforzi per tutelare i diritti degli autori nel contesto digitale e garantisce una remunerazione per il riutilizzo di articoli e contenuti multimediali.

I diritti connessi, introdotti nel 2019 con una direttiva dell’Unione Europea, riconoscono una forma di compensazione economica alle testate giornalistiche per i contenuti che vengono ripubblicati e diffusi dalle grandi piattaforme digitali. Questa normativa ha aperto la strada a una nuova modalità di finanziamento per la stampa, prevedendo che giornali, riviste e agenzie di stampa vengano pagati quando i loro contenuti — articoli, immagini e video — vengono utilizzati da piattaforme come Meta e Google, che ne traggono profitto.

cinquecento testate

In questo contesto i sindacati dei giornalisti –in Italia finora senza risposta– chiedono che una parte della remunerazione vada agli autori dei testi. A Le Figaro è stato fatto un ulteriore passo in questo senso, dopo che un primo accordo era stato firmato a Le Monde. Le somme destinate ai giornalisti di Le Figaro derivano da un accordo quadro negoziato dall’Apig (Alleanza della stampa d’informazione generale), che riunisce circa 500 testate in tutta la Francia e rappresenta una delle principali organizzazioni di tutela della stampa.

Ogni giornalista di Le Figaro, in virtù di questo accordo, riceverà 2.900 euro per il periodo che va da ottobre 2019 a dicembre 2025, una somma calcolata retroattivamente. Inoltre, è previsto un compenso annuale aggiuntivo di circa 800 euro per ciascun giornalista, a partire dal 2024 e per gli anni successivi.

altri attori

Il comunicato stampa di Le Figaro, condiviso sulla piattaforma X (ex Twitter), ha sottolineato che questa collaborazione potrebbe estendersi in futuro ad altri attori del mercato digitale. Questo apre la strada a ulteriori negoziazioni, non solo con Meta e Google, ma con altre piattaforme, per incrementare la portata e l’efficacia della tutela dei diritti digitali.

Questa intesa è frutto di discussioni complesse e dettagliate, avviate sin dal 2021. La negoziazione è stata lunga e articolata, ma rappresenta un passo fondamentale verso una remunerazione equa e sostenibile per i contenuti giornalistici nel mondo digitale.