Giornata mondiale vegana: considerazioni dello storico Michele Russo su tale aspetto del primo novembre

Il primo novembre si festeggia la giornata mondiale vegana.

Ricordo che l’alimentazione vegana non prevede l’uso di alcun tipo di carne animale né di prodotti derivati dagli animali come ad esempio latte e uova.

È uno stile di vita. Ci sono quelli che propongono l’alimentazione vegana per la salvaguardia del pianeta dall’uso indiscriminato del suolo (sfruttato e inquinato dai pesticidi) dallo spropositato consumo idrico per l’allevamento animale e soprattutto per contrastare gli allevamenti intensivi che oltre a non curare il benessere animale usano antibiotici e alimenti geneticamente modificati.

D’altra parte, però, la stessa UNESCO ha evidenziato come la migliore dieta sia quella Mediterranea che integra ortaggi e verdure con olio, latte e detivati, uova, carne e pesce in giusta quantità.

Questo tipo di alimentazione genera benessere all’organismo e ha portato oltre alla riduzione di malattie anche all’allungamento della vita, secondo studi internazionali.

Credo che la ricetta sia il ritorno alla produzione che per millenni, prima della globalizzazione, era praticata nella nostra Campania Felix.

E noi siamo sulla buona strada: l’attività di Perol Carni con in progetto GENEVET, gli allevamenti all’aperto come quello di galline “uova Km 0”, le produzioni agricole eco sostenibili delle aziende agricole locali e di quelle zootecniche che forniscono latte genuino per trasformazione in prodotti di qualità mi fanno pensare che non è necessario essere vegani per salvare il pianeta ma solo perché si vuol abbracciare quello stile di vita che in un Paese libero non è in discussione come non deve esserlo quello di noi onnivori attenti però a quello che mangiamo.

Nelle immagini alcuni esempi di prodotti genuini per ogni stile alimentare.