MAXI OPERAZIONE ANTIDROGA TRA CASERTA E AVELLINO:SMANTELLATA RETE DI SPACCIATORI
In una massiccia operazione antidroga condotta tra le province di Caserta e Avellino, i Carabinieri hanno eseguito 15 misure cautelari nei confronti di persone sospettate di “detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti.” L’inchiesta, coordinata dalla Procura, ha visto il coinvolgimento delle forze dell’ordine del Comando Provinciale di Avellino, impegnate nell’esecuzione di perquisizioni e arresti su vasta scala.
Operazione su larga scala: Unità cinofile e supporto aereo
L’operazione ha visto l’impiego di un dispositivo operativo complesso: oltre ai Carabinieri di Avellino, infatti, sono intervenute anche le unità cinofile provenienti dal reparto di Sarno, specializzate nella ricerca di sostanze stupefacenti, e un velivolo del 7° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano. Queste risorse hanno consentito alle forze dell’ordine di coprire un ampio raggio territoriale, migliorando l’efficacia delle operazioni di ricerca e sequestro.
L’inchiesta: un’indagine iniziata nel 2021
L’indagine, che ha portato a queste misure cautelari, è stata avviata nel 2021 e ha permesso di smantellare una rete organizzata di spacciatori che operava tra il Casertano e l’Irpinia. Grazie all’impiego di intercettazioni telefoniche, registrazioni ambientali e immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza, gli inquirenti hanno potuto raccogliere prove consistenti contro gli indagati, documentando numerosi episodi di cessione e detenzione di stupefacenti.
Dalla sorveglianza ai sequestri: la logistica dello spaccio
Le prove raccolte dimostrano come l’attività di spaccio si svolgesse anche in pieno giorno, con rifornimenti continui di droga proveniente da Scampia e Castello di Cisterna, due quartieri noti per essere epicentri dello spaccio nell’area napoletana. I rifornimenti di sostanze stupefacenti arrivavano più volte al giorno, a conferma di una rete logistica organizzata e ben strutturata.
Traffico di metadone e Ser.D.: uno spaccio parallelo
Un ulteriore elemento emerso dall’inchiesta riguarda il traffico di metadone. Gli indagati, infatti, smerciano anche il metadone distribuito presso il Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) dell’ASL. Le persone autorizzate a ricevere questo farmaco, solitamente in cura per dipendenze, lo vendevano agli indagati, che a loro volta lo rivendevano ai tossicodipendenti, creando così un traffico parallelo.
L’operazione rappresenta un duro colpo al mercato illecito degli stupefacenti tra Caserta e Avellino. Grazie all’impegno dei Carabinieri e al coordinamento con le autorità giudiziarie, è stato possibile smantellare una rete capillare di spaccio, che operava in aree già afflitte dalla criminalità. L’inchiesta, che si è avvalsa di strumenti tecnologici e tattici avanzati, dimostra ancora una volta l’importanza di una risposta tempestiva e organizzata contro il fenomeno dello spaccio di droga e della criminalità organizzata.
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