Secondo quanto ricostruito, gli indagati erano componenti di un’associazione attiva nella Piana del Sele e, mediante imprenditori e centri per l’impiego compiacenti, avrebbero prodotto e presentato documentazione falsa utile a favorire, attraverso il decreto flussi ed emersione dal lavoro irregolare del 2020, l’ingresso e la permanenza illegale nel territorio nazionale di cittadini extracomunitari.

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