DRUG DELIVERY: LA NUOVA FRONTIERA DELLA SOMMINISTRAZIONE CONTROLLATA DEI FARMACI
Vi siete mai chiesti se fosse possibile limitare gli effetti collaterali di un farmaco? oppure di ottimizzare la loro azione? Queste risposte le troverete nel nuovo metodo, intitolato “Drug Delivery”. Iniziamo però dalle basi:
Perché i farmaci possono provocare effetti collaterali? A volte, a causa della scarsa solubilità del farmaco, oppure a causa del fatto dei molteplici legami che può avere un farmaco con i recettori del nostro corpo e quindi non raggiungere totalmente l’obiettivo, o anche per una somministrazione dolorosa dello specifico farmaco si ha un aumento del dosaggio rispetto a quello prescritto. Ci basta pensare che magari, facendo utilizzo di un determinato farmaco per una semplice allergia o anche una patologia, si possa ad andare incontro ad utilizzarne altri per guarire i “danni” creati dai farmaci precedenti.
E a cosa serve il Drug Delivery? Il drug delivery è un’evoluzione della tradizionale somministrazione e prevede che un farmaco, una volta assunto, venga rilasciato nel tempo in modo controllata, mediante impianti fissi o nanosistemi. In questo modo, non bisogna aumentare il suo dosaggio e il suo principio attivo è al massimo dell’efficacia.
E, invece, la nano medicina A superare gli ostacoli può intervenire la nanomedicina, la semplice evoluzione del drug delivery. Le nanostrutture, non solo riescono a rilasciare il farmaco in maniera controllata, lo portano direttamente al sito di interesse, riducendo quindi dosaggio e mitigando gli effetti collaterali e riducendone la tossicità. Questa tecnologia permetterà di oltrepassare barriere che prima erano quasi inaccessibili ai normali farmaci, come quella ematoencefalica.
Ormai la tecnologia del drug delivery riesce a competere con i metodi tradizionali di assunzione orale o iniettiva, con grande beneficio per i pazienti, riducendo il dolore, la frequenza e i programmi di dosaggio
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