In Senato si ritorna al Medioevo: vincono i fan di Giorgia, la gpa diventa reato universale
Roma, 16 ottobre, il Senato approva in via definitiva il ddl Varchi. In base a tale “legge”, se ancora di legge si può parlare, le coppie che hanno adottato, anche all’estero, la pratica dell’utero in affitto, sono ormai punibili con il carcere fino a due anni di reclusione e con multe che possono arrivare anche a un milione di euro. Una vera e propria caccia alle streghe, il cui principale obiettivo era certamente colpire le minoranze ossia le coppie di uomini omosessuali che hanno fatto ricorso alla gpa per poter diventare genitori. Il Governo però si è buttato la zappa sui piedi, in quanto, destinatari di tale punizione non sono solo gli uomini gay ma anche le tante coppie eterosessuali che, per svariati motivi, non hanno potuto concepire da soli un bambino. E ora che cosa accade? Tantissime sono le proteste in questi giorni, soprattutto da parte delle famiglie Arcobaleno e delle associazioni Lgbt, ma anche da parte di quelle coppie eterosessuali il cui bambino, ad esempio, e’ nato da poco e vedono davanti a loro prospettarsi la scelta o di abbandonarlo o di incorrere in un reato penale, a questo punto la soluzione sarebbe solo di fuggire all’estero, dove ormai tanti paesi civili hanno legalizzato tranquillamente questa pratica. Se l’Italia ha deciso di tornare agli anni Venti ossia quando si viveva sotto una dittatura, allora l’unica è quella di abbandonare un paese che gioca sulla pelle delle persone. La cosa più grave è che a esultare per una legge assolutamente incostituzionale sia proprio la ministra per la Famiglia, le Pari Opportunità e la Natalità Eugenia Roccella che parla di diritti “riaffermati”, verrebbe quasi da ridere di fronte a tali dichiarazioni se non fossero purtroppo cosí gravi. Diritti? Pari opportunità? Per chi? Per nessuno, non certo per le donne, o per le minoranze da sempre discriminate da questo governo o per le stesse famiglie che loro chiamano “tradizionali” ovvero composte da una mamma e un papà che in questo caso però non possono avere figli “propri”. Carolina Varchi, parlamentare di Fratelli d’Italia, che ha inaugurato il provvedimento, si ritiene pienamente soddisfatta di aver reso reato una pratica disumana….Forse la Varchi è un po’ confusa sul concetto di “disumano” perchè come può essere disumano desiderare di diventare genitori? Se una donna, liberamente sceglie di fare un gesto che è invece di grande umanità, ossia donare un figlio a chi non può averne, cosa c’è di sbagliato? La legge italiana non ha mai soddisfatto nessuno, d’altro canto, ormai, siamo in un paese dove chi commette un delitto sconta poco o niente attraverso l’escamotage di pseudo perizie psichiatriche o addirittura va agli arresti domiciliari, mentre una coppia che ricorre a una gpa per avere un bambino va di corsa in carcere o, nella “migliore” delle ipotesi, dovrebbe pagare fino a un milione di euro, come fosse un evasore fiscale. È il paese delle contraddizioni. Trionfano ovviamente i fanatici cattolici, le associazioni Pro Vita & famiglia, che di solidarietà, contrariamente a quanto dovrebbe affermare una religione cristiana, né sanno ben poco. Non resta che mobilitarsi, la battaglia proseguirà nei tribunali, ma ormai l’estrema destra di una Presidente del Consiglio che si erge a paladina della famiglia, nei cui fatti però non ne ha la benché minima idea, ha acquisito persino il potere di scegliere il nostro destino. Ancora una volta è la strategia della distrazione, distrarre la gente dai veri problemi: disoccupazione, tasse, sanità ecc.. la carta vincente di una destra che non ha più carte da giocare.
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