Cervinara (AV). Omicidio Zeppetelli: condanne confermate quasi in toto per Moscatiello e Maglione
Accogliendo le tesi delle parti civile e della Procura Generale, la Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha confermato le sentenze di condanna nei confronti di Alessio Maglione, 32 anni di Cervinara, e Giuseppe Moscatiello, 24 anni di Cervinara, imputati dell’omicidio di Nicola Zeppetelli, sempre di Cervinara.
Per la cronaca, i due si diedero alla latitanza e furono arrestati due giorni dopo l’omicidio in un’abitazione di Arienzo.
Durante la scorse udienza ci fu una lunga discussione dell’avvocato Vittorio Fucci (nella foto); chiamato a tutelare gli interessi del maggior numero di parti civili: Franco Zeppetelli, Assunta Marro e Giulio Zeppettelli, rispettivamente fratello, madre e padre di Nicola Zeppetelli.
L’Avvocato Vittorio Fucci nella scorse udienze aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado nei confronti Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello.
In seguito ne avevano discusso anche gli avvocati Rolando Iorio e Marianna Febbraio, difensori delle altre parti civili, mentre allo scorsa udienza ne hanno discusso l’avvocato Luigi Petrillo, difensore di Moscatiello, e gli avvocati Giulia Cavaiuolo e Pasquale Napolitano, difensori del Maglione, che avevano chiesto l’assoluzione degli imputati dall’accusa di omicidio doloso e concorso in omicidio.
Prima dell’ultima udienza, però, l’Avvocato Vittorio Fucci ha presentato una memoria scritta di replica con la quale, replicando alle difese, ha chiesto la conferma delle condanne per i due, dopodiché c’è stata la replica del Procuratore Generale della Corte D’Appello.
In conclusione la Corte D’Assise D’Appello ha confermato la condanna a 16 anni per Maglione e solo per Moscatiello, imputato di concorso nell’omcidio, poiché non era stato lui materialmente l’esecutore, la Corte, pur confermando la sentenza di condanna, ha previsto una lieve riduzione della pena, passata così da 12 a 10 anni e 8 mesi di reclusione.
I due imputati sono stati condannati anche al risarcimento delle parti civili e al ristoro delle spese processuali.
A breve, quindi, decorsi i brevi termini ipotizzabili per un ricorso in Cassazione, si apriranno le porte del carcere per i due imputati, che dovranno scontare le lunghe condanne.
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