Colate di cemento sul MA.C.RI.CO.?
Giungono al Comitato MA.C.RI.CO. inquietanti notizie circa un’accelerazione dei tempi e delle procedure per la definizione di un accordo di programmache preveda la destinazione urbanistica dell’area MA.C.RI.CO addirittura come F6 del vigente PRG, con indice di edificabilità pari a 1,5 mc/mq., ovvero 500.000 mc, senza contare le cubature esistenti: un’enormità!
Finora il Consiglio comunale si è sempre rifiutato di attribuire la destinazione F2-verde pubblico, con mille pretesti: ora la variante si può fare???
L’art.14 della Legge 241/90 prevede che la conferenza preliminare dei Servizi si svolga presentando uno studio di fattibilità: su quale base si sono espressi gli Enti interessati (Regione, Provincia, Comune, Soprintendenza), visto che il cosiddetto “masterplan” non è che uno studio di prefattibilità, molto fumoso, dal quale non si trae nessuna specifica destinazione urbanistica?
Come è possibile che tale percorso istituzionale escluda i portatori di interessi diffusi, ignorando totalmente firme e petizioni presentate nel corso di più di 23 anni dal Comitato MA.C.RI.CO.?
Chiediamo al Soprintendente ABAP di Caserta, Arch. Mariano Nuzzo: come è possibile aggirare i vincoli apposti dal Ministero della Cultura per tutelare l’intera area, visto che tra le poche cose chiare nel “masterplan” risulta che gli edifici verranno abbattuti e ricostruiti?
Cosa prevederà il progetto definitivo, visto che nella zona F6 si possono realizzare attrezzature scolastiche, religiose, culturali, sociali, assistenziali, amministrative, annonarie, per pubblici servizi quali uffici postali, sicurezza civile, ecc. ed impianti tecnologici per il trattamento dei rifiuti solidi e delle acque reflue?
Come mai il Vescovo Lagnese, che aveva firmato la nostra petizione per la F2 presentata in Comune, ha cambiato idea?
Quale privato finanzierà il megalomane progetto da 180 milioni di euro, e a che scopo?
Da questo momento il Comitato MA.C.RI.CO. si riterrà convocato in osservatorio permanente per seguire puntualmente il progredire della situazione e far valere in ogni sede il diritto dei cittadini.
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