Melizzano (BN). Fiera del Bagagliaio e Bagaglio culturale: arte, creatività e senso civico
L’edizione di sabato 12 Ottobre della Fiera del Bagagliaio e Bagaglio Culturale a Melizzano è stata molto più di una semplice esposizione: è stato un vero e proprio viaggio attraverso l’arte, la creatività e il senso civico.
Prime donne dell’evento, infatti, sono state le emozioni, le storie di vita e il coraggio di chi ha saputo trasformare il dolore in un’opera d’arte.
Protagonista indiscusso è stato il libro “Chiamatemi Disparo – Il coraggio di sorridere”, la toccante testimonianza di Antonio, un artista che ha vissuto una vita segnata dalla malattia, ma che ha continuato a coltivare sogni e visioni artistiche fino all’ultimo.
Anche se Antonio non è più tra noi, il suo diario è diventato un’eredità preziosa grazie alla dedizione dei suoi familiari e all’impegno dei curatori Italia Cervo e Gennaro Davide Marrone, che hanno lavorato per pubblicare il libro con l’editore Giuseppe Vozza.
Quest’opera non è solo il resoconto di una vita, ma una testimonianza profonda di resilienza, un invito a sorridere anche di fronte alla sofferenza.
La fiera ha offerto uno spazio prezioso per artisti emergenti, accanto a coloro che hanno saputo esprimere la propria voce nonostante le avversità. Tra le opere in mostra spiccavano quelle di Robin Gore, esposte al Salotto del Visual Photo LAB, creando un’atmosfera di grande intensità e bellezza. Al fianco della pittura, la fotografia ha trovato spazio con il progetto di Luciana Latte, dal titolo “Frammenti”, parte della Ventesima Giornata del Contemporaneo della Rassegna Amaci Musei. Un progetto che ha catturato l’essenza della terra e delle sue materie prime, con immagini realizzate su carta fotografica artigianale, un omaggio alla natura e al territorio.
Un messaggio potente e chiaro è arrivato da un’opera speciale realizzata con lattine, che riportava la scritta “Vulimmece cchiu bene”. Un grido forte, che invita il mondo a riflettere sulla necessità di più amore e meno violenza. In un tempo in cui le tensioni e i conflitti sembrano aumentare, questo semplice ma incisivo messaggio ha colpito profondamente i visitatori, ricordando a tutti l’importanza di abbracciare la gentilezza e il rispetto reciproco.
Melizzano, con le sue strade antiche e il suo spirito accogliente, è stato il perfetto palcoscenico per questa giornata di condivisione artistica. Da oltre un anno, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e alla passione di Luciana Latte, il borgo sta diventando un punto di riferimento culturale, dove arte e creatività si fondono con il tessuto sociale. Un luogo che invita ad essere scoperto, non solo da chi vi fa visita, ma anche da chi lo ammira da lontano, attraverso i social, lasciando messaggi di affetto e apprezzamento.
La Fiera del Bagagliaio e Bagaglio Culturale a Melizzano è un esempio concreto di come un piccolo borgo possa diventare un centro vitale di cultura e senso civico, grazie all’impegno degli artisti e delle persone che credono nella forza della creatività e della condivisione. Un evento che ha saputo dare voce a chi, come Antonio, continua a vivere attraverso la propria arte, e che ha portato avanti un messaggio di speranza e resilienza, in un luogo dove l’arte trova sempre spazio per crescere e fiorire.