Casertana “matata” dall’Avellino
Epica debacle per i falchetti, sconfitti per 5-0 dall’Avellino in un match senza storia dall’inizio alla fine. Il risultato stavolta ricalca totalmente il gioco espresso dalle due squadre: Avellino sul velluto, Casertana inesistente e senza idee. È stata la partita di gran lunga peggiore dell’epoca D’Agostino, una partita che rischia di avere strascichi psicologici. Nessun inizio ingannevole, nessuna illusione: già al 5’ il vantaggio biancoverde con D’Ausilio, che pennella una gran palla al centro per il colpo vincente di Patierno. Timida reazione Casertana al 15’ con Falasca, che colpisce debolmente di testa una palla allungata da Bakayoko. Poi solo Avellino. Altra sgroppata di D’Ausilio sulla destra, palla a Sounas, che timbra il 2-0. I lupi continuano ad attaccare come se stessero sullo 0-0, i falchetti sono in grande difficoltà. Al 39’ la coppia D’Ausilio-Patierno sforna un’altra grande occasione da rete con l’attaccante irpino che calcia fuori di potenza. Nel recupero della prima frazione, poi, un pallone messo in mezzo da De Cristofaro finisce per provocare la sfortunata autorete di Mancini: 3-0, falchetti ormai moribondi. La ripresa vede gli uomini di Iori attaccare poco e senza fiducia. Arriveranno i gol di Sounas al 49’ complice un’altra gran discesa di D’Ausilio sul fondo destro e un altro gran gol di Patierno su un ennesimo assist di D’Ausilio (84′). C’è da dire che, come aggravante, almeno quattro dei cinque gol presi sono arrivati con lo stesso copione, segno che c’è da stare più attenti e soprattutto da lavorare. Avellino perfetto, con l’arrivo in panchina di Biancolino sono stati fatti passi da gigante, mentre comincia a ballare quella di Iori, che in nove partite ha raccolto una sola vittoria. Si comincia a guardare pericolosamente giù, visto che la squadra è in zona retrocessione, piuttosto che ai primi posti, sempre più lontani. Inutile dire che c’è bisogno di reagire, c’è bisogno di cacciare via tutti i fantasmi, c’è bisogno di risalire la classifica come fatto l’anno scorso, c’è bisogno di mostrare gli attributi. Perché questa squadra ne ha e ne siamo tutti convinti.
(Foto di Ciro Santangelo)
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