Invecchiamento attivo, Happyageing festeggia 10 anni di attività
Macchia: Longennials sempre più protagonisti della vita del nostro paese
Roma – Dieci anni di attività: li ha festeggiati HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, che ha deciso di celebrare questa importante ricorrenza in occasione della terza edizione degli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo, quest’anno dedicati al tema ‘Longevità: conquista, rischi e opportunità’.
All’evento, che si è tenuto a Roma in occasione della Festa dei nonni e che ha ottenuto il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità (Iss), hanno preso parte esperti e rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati, che si sono confrontati su temi quali l’evoluzione della longevità nel tempo, le vaccinazioni nell’anziano, le politiche sull’invecchiamento attivo e l’attività fisica. Proprio quest’ultima è stata oggetto di un vasto approfondimento nel Libro Bianco sull’Attività fisica per l’invecchiamento in salute, presentato e discusso nel corso del dibattito.
‘Siamo molto felici di festeggiare i primi dieci anni di attività di HappyAgeing- ha affermato il direttore di HappyAgeing, Francesco Macchia– una sfida in cui abbiamo molto creduto sin dal primo momento e il cui presupposto fondante, l’invecchiamento attivo, si è rivelato non solo una speranza, ma una vera e propria visione del futuro. Oggi l’invecchiamento attivo è il fulcro intorno a cui ruotano le politiche attuali e future dedicate alla terza età, dal momento che tutti gli studi statistici e le proiezioni ci parlano di una popolazione che vivrà sempre più a lungo e con una fetta di longennials sempre più ampia. Siamo orgogliosi di constatare che HappyAgeing sia stata tra le prime realtà ad accendere i riflettori sul tema dell’invecchiamento attivo, sfidando il nostro Paese ad aggiungere vita agli anni e non solo anni alla vita’.
‘Nel corso di questi dieci anni- ha proseguito il Direttore dell’Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo- HappyAgeing ha lavorato molto sull’importanza delle vaccinazioni per proteggere la popolazione anziana, ha avviato una proficua collaborazione con il mondo sindacale, è entrata a far parte dell’IFA- International Federation on Ageing e della coalizione Age-It, ha dato il proprio contributo per la stesura del Ddl Anziani varato nel 2023 ed è attualmente impegnata nell’avviare e sostenere una interlocuzione costante tra il ministero della Salute e le regioni per la promozione della salute degli over 65′.
‘Forti del lavoro svolto fino ad ora- ha poi tenuto a precisare Francesco Macchia- vogliamo continuare a portare il nostro contributo, come fatto in occasione del dibattito sul Ddl Anziani, nell’elaborazione di politiche e strategie che guardino sempre più al benessere complessivo della popolazione anziana. Dobbiamo infatti tenere in conto, con crescente consapevolezza, che i longennials saranno sempre più protagonisti della vita del nostro Paese, per numerosità e per aspettativa di vita. Non si può più pensare di relegarli ai margini, pensando solo alla loro salute fisica. La sfida che ci attende è quella di politiche di più ampio respiro, che considerino gli anziani un grande patrimonio del nostro Paese, da tutelare e valorizzare’.
Sin dal principio l’immunizzazione dell’anziano ha rappresentato uno dei pilastri dell’attività di HappyAgeing, con diverse campagne di sensibilizzazione incentrate sull’invito agli over 65 a vaccinarsi. ‘Oggi- ha spiegato il presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing, Michele Conversano– l’impegno dell’Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo in questo campo si sta spostando su un piano più istituzionale, facendosi promotore di una maggiore collaborazione tra ministero della Salute, regioni ed enti locali che traduca in azioni concrete e capillari quanto contenuto e previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (Pnpv)’. Secondo Conversano, ‘occorre che si stringa un’alleanza proficua e duratura nel tempo tra istituzioni centrali e locali per ridurre, fino ad azzerare, le profonde differenze territoriali che si registrano sia in termini di vaccinazioni offerte che di coperture vaccinali- per malattie come l’influenza, il Covid, il virus respiratorio sinciziale, l’herpes zoster e la polmonite pneumococcica- implementando strumenti come la Chiamata attiva’.
‘Quest’ultima- ha evidenziato- ha ampiamente dimostrato il proprio valore in termini di aumento delle coperture vaccinali, come si evince dal documento di approfondimento che HappyAgeing le ha dedicato, il Position Paper ‘Strategia di Chiamata attiva per le vaccinazioni dell’anziano’ presentato lo scorso gennaio. Un altro punto su cui è necessario lavorare è il progetto di un ‘Calendario della vita’ che allarghi la prospettiva del calendario vaccinale suddiviso per fasce di età e lo trasformi in una mappa degli appuntamenti di salute della vita di ciascuno. Così che ogni cittadino possa sapere sempre quali strategie di prevenzione applicare per contribuire, in modo attivo, a migliorare la vita propria e dell’intera comunità. In questo modo, il calendario vaccinale rientrerebbe in una strategia di prevenzione più ampia’.
L’attività fisica è un elemento imprescindibile per mantenersi in buona salute, sia a livello fisico che mentale: una consapevolezza che ha improntato l’attività di HappyAgeing sin dalla sua fondazione. I Dati di Passi d’Argento (Epicentro, 2024) mettono in evidenza che in Italia quasi il 40% degli ultra 65enni raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il 22% è definibile come ‘parzialmente attivo’, mentre il 38% risulta completamente sedentario. La quota di sedentari non sembra solo legata all’età e al genere (maggiore tra le donne), ma anche alle difficoltà economiche, a un basso livello di istruzione o al vivere da soli.
Solo il 27% degli ultra 65enni, infine, ha ricevuto da parte di un medico o di altro operatore il consiglio di fare attività fisica. Sono alcuni dei dati riportati nel Libro Bianco sull’Attività fisica per l’invecchiamento attivo, presentato nel corso degli Stati Generali. ‘La sedentarietà e l’inattività fisica- ha dichiarato Maurizio Massucci della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer) e tra gli autori del Libro Bianco- hanno effetti negativi sulla salute con ripercussioni sui sistemi sanitari, sull’ambiente, sullo sviluppo economico, sul benessere della comunità e degli individui e sulla qualità della vita. Per questo, nella pubblicazione presentata oggi, HappyAgeing ha elaborato una serie di proposte per migliorare la diffusione dell’attività fisica tra gli anziani. Le proposte sono il frutto di esperienze sul campo e di sperimentazioni innovative condotte, nell’ambito dell’attività fisica, in diverse regioni italiane, con il risultato di migliorare i criteri di accesso, la gestione, l’organizzazione generale, il monitoraggio dei percorsi di attività fisica e la soddisfazione degli utenti’.
La promozione dell’attività fisica passa sicuramente per efficaci campagne di comunicazione e programmi di formazione e informazione della popolazione, che coinvolgano non solo gli anziani ma anche le famiglie, i medici di medicina generale (Mmg), le farmacie e gli specialisti. È inoltre necessario che gli enti locali, capaci di raggiungere i cittadini in modo capillare, si attivino con l’organizzazione di eventi, festival e giornate dedicate, anche con programmi intergenerazionali che possano rafforzare i legami familiari e comunitari. Sarebbe necessario definire politiche di agevolazioni fiscali per le aziende che vogliono investire in centri sportivi in cui si pratica attività fisica rivolta agli anziani e, per questi ultimi, prevedere incentivi fiscali per favorire l’iscrizione a programmi o centri sportivi.
Forme di acquisto agevolato dovrebbero essere previste anche per i dispositivi tecnologici di rilevamento dei parametri dell’attività fisica, così da favorirne la diffusione tra gli anziani. I Dipartimenti di Prevenzione e Riabilitazione delle Aziende sanitarie, in collaborazione con le Direzioni regionali Salute, insieme ai comuni e agli ambiti sociosanitari, anche tramite le Federsanità Anci e Anci regionali, e le Università, dovrebbero svolgere un ruolo di garanzia e coordinamento delle iniziative per l’attivazione e frequentazione dei percorsi di attività fisica, così da garantirne la qualità. ‘Le soluzioni proposte- ha inoltre detto Massucci– prevedono un coinvolgimento multilivello tra società civile, singoli cittadini, istituzioni governative, regionali e locali e aziende private. Garantire una buona qualità di vita delle fasce anziane della popolazione, infatti, è un investimento per il benessere di tutta la società’.
Una delle caratteristiche fondanti di HappyAgeing è la collaborazione con le organizzazioni sindacali dei pensionati per portare proposte e progetti sul territorio, in maniera capillare. Nel corso della terza edizione degli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo, dunque, uno spazio è stato dedicato alle istanze sindacali, illustrate ai rappresentanti delle istituzioni dai Segretari Generali: Tania Scacchetti di Spi Cgil, Emilio Didonè di Fnp Cisl, Carmelo Barbagallo di Uilp Uil e Rosario Cavallo di Fap-Acli.
‘Da tempo i sindacati pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil collaborano attivamente con HappyAgeing. In particolare- hanno ricordato i segretari generali- siamo impegnati a sviluppare la contrattazione sociale di prossimità nei territori, per rivendicare e proporre politiche sociali e sanitarie che promuovano il benessere e salute in tutto l’arco della vita. Tuttavia, a fronte del nostro lavoro, non sempre otteniamo dalle istituzioni risposte soddisfacenti: per questo chiediamo al governo un rinnovato impegno nelle politiche per l’invecchiamento attivo e per la non autosufficienza, a partire da una ripresa del confronto sulle norme già approvate che richiedono condivisione e concreta attuazione. L’obiettivo comune deve essere quello di tutelare e valorizzare i longennials, nella consapevolezza del grande patrimonio che essi rappresentano per il nostro Paese’.
‘La Fap Acli aderisce convintamente agli Stati Generali dell’Invecchiamento attivo promossi da HappyAgeing, di cui la Federazione Anziani e Pensionati è membro sin dalla sua nascita. La centralità degli anziani e la promozione del loro benessere psico-fisico- le parole del segretario nazionale di Fap Acli, Rosario Cavallo– costituiscono gli architravi dell’attività della Fap che, in questo senso, è promotrice di numerose iniziative territoriali tese a valorizzare l’importante contributo garantito dagli anziani alla società’.
‘L’impegno a tutela degli over 65- ha concluso Cavallo- si affianca a una pressione costante verso i decisori politici affinché garantiscano risposte soddisfacenti ai numerosi bisogni espressi da questa fascia della popolazione’.
L’incontro, che ha visto il taglio del traguardo del decennale di attività da parte di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, è stato organizzato con il contributo non condizionante di CSL Seqirus, GSK GlaxoSmithKline, MSD Italia, Novavax e Pfizer.
Di HappyAgeing fanno parte Federsanità- Confederazione delle Federsanità ANCI regionali, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL e la Federazione Anziani e
Pensionati-FAP ACLI.
A questo link il documento di sintesi del Libro Bianco sull’Attività fisica per l’invecchiamento attivo di HappyAgeing: