“Dell’Utri nascose i soldi avuti da B.” Chiesto il processo L’accusa – È connessa al fascicolo stragi del ‘93, udienza il 17.12 Di Marco Lillo 3 Ottobre 2024
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Procura di Firenze
“Dell’Utri nascose i soldi avuti da B.” Chiesto il processo
L’accusa – È connessa al fascicolo stragi del ‘93, udienza il 17.12
3 Ottobre 2024
Si terrà il 17 dicembre prossimo a Firenze l’udienza preliminare per stabilire se Marcello Dell’Utri debba andare a giudizio per le omesse dichiarazioni delle variazioni del suo patrimonio (avvenute spesso grazie ai generosi pagamenti a vario titolo da parte di Silvio Berlusconi) incorse dopo l’avvenuta irrevocabilità della sua condanna palermitana per concorso esterno in associazione mafiosa del 2014.
Il Gup di Firenze ha fissato a stretto giro l’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio (svelata ieri da Lirio Abbate su Repubblica.it) presentata il 24 settembre. La Procura ipotizza anche il trasferimento fraudolento previsto dall’articolo 512 bis del codice penale e contesta a Dell’Utri l’aggravante dell’articolo 61 n.2 del codice penale, cioè di avere commesso la violazione delle norme della legge 646 del 1982 (non comunicando i generosi pagamenti di Berlusconi) proprio per nascondere il reato ipotetico e tutto da dimostrare, contestato nel fascicolo principale: il concorso nelle stragi realizzate dalla mafia nel 1993, con Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi nella veste di mandanti esterni.
La richiesta di rinvio a giudizio di Dell’Utri per le mancate comunicazioni è citata in un provvedimento del Gip Antonella Zatini del 26 settembre che riguardava una questione laterale: l’avvocato di Dell’Utri, il professor Francesco Centonze, ha fatto leva su una norma recentemente introdotta dalla riforma Cartabia, l’articolo 335 quater del codice di procedura, per chiedere di annullare alcuni atti di indagine dei pm. La norma scatta come una tagliola sull’inchiesta quando i pm tardano ad iscrivere qualcuno nel registro degli indagati. Il Gip Zatini però ha dato ragione sul punto all’accusa: nessuna inchiesta con atti nulli perché l’iscrizione di Dell’Utri a seguito dello stralcio sui reati minori a partire dal fascicolo principale sulle stragi è stata fatta correttamente il 27 dicembre 2022 perché solo quel giorno è arrivata l’informativa della Dia sulle mancate comunicazioni delle variazioni patrimoniali. La difesa ha chiesto poi di vedere tutte le carte del procedimento madre sulle stragi, segretissimo. Il Gip Zatini ha risposto picche anche qui. Per motivare nell’atto di 5 pagine le sue decisioni ha dovuto ricostruire la storia del fascicolo sulle stragi e le bombe di mafia di Firenze, Milano e Roma del 1993 che vedeva indagato come mandante esterno fino alla sua morte anche Berlusconi con Dell’Utri e che prosegue ora solo contro l’ex senatore. Si scopre leggendo il provvedimento del gip Zatini del 26 settembre così che l’ultima edizione dell’inchiesta sui mandanti esterni delle stragi (già aperta e chiusa sempre su richiesta dei pm più volte dagli anni ‘90 a oggi) è stata iscritta il 9 dicembre del 2022.
I termini di indagine dovrebbero scadere quindi il 9 dicembre prossimo. Il procuratore aggiunto Luca Turco e il sostituto Lorenzo Gestri (l’altro aggiunto Luca Tescaroli, è andato via a dirigere la Procura di Prato) per quella data dovrebbero in teoria chiudere le in un senso o nell’altro. Anche se niente è certo in questa materia: la Procura diretta da Filippo Spiezia potrebbe seguire le orme dei predecessori. I pm potrebbero chiedere (o aver già chiesto) la chiusura dell’indagine senza precludersi una riapertura, se e quando ci fossero novità.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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