‘La spremuta di giornali’ e ‘Good Morning Italia’: il Briefing per conoscere il mondo che cambia
Lello Topo: “Io in Ue, su e giù senza maglia della salute. I colleghi? Poltronisti”.
Eurodeputato Pd – “Parlo con le mani, qui sono freddi. I deputati stranieri eletti a liste bloccate Stanno 25 anni, nessuno li tocca” (Di Antonello Caporale)
Il sole ti rende felice. La pioggia incupisce, slabbra la vita, stanca e oltretutto bagna.
Non un’ora, non mezza giornata. La pioggia è una compagna permanente, produce un certo fastidio. È come quei foruncoli che sbucano dove non dovrebbero e non ti lasciano.
Lello Topo era invaghito dell’europarlamento. Politico di grande esperienza, già sindaco di Villaricca, paesone dell’hinterland napoletano. Già deputato, già consigliere regionale ma soprattutto uomo di grassa e vasta clientela con cui anche Elly Schlein ha dovuto fare i conti.
127mila preferenze dottore, sudate a una a una.
Lei è considerato il boss delle strette di mano.
Io parlo con le mani.
È a suo agio nel ruolo del deputato trasfertista
Andata e ritorno da Bruxelles ogni settimana.
Lunedì si parte, giovedì si torna.
Da Villaricca.
A Montecitorio era tutta un’altra cosa.
Era casa. Bruxelles è fredda.
Carbonade alla fiamminga.
Lasciamo stare la cucina, per l’amore di Dio!
Le moules e le pommes frites.
Altra domanda, prego.
Lello Topo, politico peripatetico.
Sempre con la valigia in mano.
Come un agente di commercio.
Un po’ meglio, diamine!
I colleghi del nord sono formali, distanti, taciturni.
Più formali, più severi negli sguardi. Noi cerchiamo complicità.
Penso a lei con l’impermeabile.
Così mi fa perdere il sorriso. Sembrano piccolezze ma sono dettagli un poco inquietanti.
Si spogli di ogni inibizione.
È che con mia moglie c’è un conflitto perenne sulla maglietta della salute.
Va in Europa a torso nudo?
Me la ficca sempre in valigia. No e no, e per favore!
Condivido.
Ho chiesto di essere iscritto alla commissione parlamentare che si occupa della coesione territoriale.
La coesione tra il nord dell’Europa ricco e il sud povero.
Ecco, voglio girare tanto per far capire che quello che facciamo non è aria fritta.
Il primo problema per un eurodeputato è infatti far capire cosa fa. E c’è pure da dire che vi scambiano spesso per Paperoni.
L’indennità è ottima ma le spese sono assai alte, gli impegni – rispetto a quando si è deputati nel proprio Paese – sono più onerosi per due motivi. Il primo è la vastità del collegio elettorale. Un minimo contatto con i miei elettori mi costa tantissimo perchè sono tante regioni, migliaia di chilometri.
La seconda questione?
È la tipologia della nostra elezione. Noi siamo figli del voto di preferenza che è il segno di un rapporto che il politico singolarmente prende con l’elettore. I miei voti devo custodirli, tenerli vivi per farli fruttare.
Come un contadino con la sua vigna.
Zappellare, potare, ripulire i canali. Per un politico significa girare, tenere l’occhio e l’orecchio sul terreno.
Quindi la segreteria.
E sono soldi.
E viaggi.
Venerdì riunione ad Avellino con amici, sabato festa dell’Unità a Massafra, vicino Taranto, domenica c’è un compleanno se non sbaglio.
Così capiscono l’attività dell’europarlamentare.
Qui le parole pesano. L’intervento in aula non deve andare oltre i tre minuti. Devi ficcarci dentro tutto quello che sai. Invece a Roma si infiocchetta e si sbrodola.
Lei parla con le mani.
Che è una bella cosa ma qui i colleghi non sono abituati.
Vi guardano con un certo sopracciò?
Il clima è amichevole, ma i luoghi comuni rovinano l’Italia. Tra l’altro… I nostri colleghi sono eletti con liste bloccate. Non devono muovere un dito. Stanno qui da 25 anni, nessuno li tocca, non hanno bisogno di fare campagne elettorali e non subiscono il nostro turn over. Sa che significa
Cosa significa
Che sono padroni della burocrazia, conoscono le vie brevi e quelle oscure della macchina amministrativa. Conoscono le misure finanziarie, gli uffici dei vari commissari.
Saranno più bravi di voi?
Questo non lo so, è da troppo poco tempo che sto qui.
Deputato trasfertista.
Su e giù con l’aereo (e pensi che solo l’idea mi terrorizzava).
Nonostante la pioggia, lo stufato con la birra e la luce opaca.
Mancando il sole a giornata appare corta.
Però è una gran bella esperienza.
Ecco, lei ha detto bene. Bellissima veramente.
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