La 110° giornata mondiale del migrante celebrata nella Musica popolare campana
Domenica 29 settembre la Chiesa Cattolica in Campania celebra la 110° giornata mondiale del migrante e del rifugiato con la musica di Lello Traisci, tra spiritualità ed attualità.
Il tema di quest’anno viene dettato delle parole del Santo Padre : “Dio cammina col suo popolo”.
Molte sono le iniziative organizzate dalle varie diocesi con dibattiti, spettacoli vari e testimonianze di tanti immigrati che sono riusciti ad integrarsi socialmente fino a poter costruire un ottimo avvenire nel nostro Paese: un panorama positivo di storie vincenti dove emerge la gratitudine dei protagonisti verso l’Italia
Molto toccante è un brano comparso in questi giorni sul web, La terra dei Sogni, composto dal cantore e ricercatore di musica popolare Lello Traisci.
Il maestro Traisci, oltre a rappresentare la musica popolare del basso Volturno, è anche un valido operatore sociale che lavora con una nota cooperativa al noto Progetto S.A.I. e di conseguenza conosce molto bene i sogni, le speranze, le difficoltà ed i disagi degli immigrati.
Per onorare questa giornata ha composto il brano La terra dei Sogni ispirandosi al pensiero di Martin Luter King; noi abbiamo il privilegio di poter pubblicare il testo e di mostrarvi il video che sicuramente a breve sarà riportato in più canali.
C’è da ricordare che la traccia audio è registrata con la collaborazione dei Sud Eloquentia, un gruppo di ragazzi che studiano per passione musica col maestro Traisci e che per la prima volta hanno realizzato una traccia registrata col loro maestro.
La terra dei sogni – testo e musica di Lello Traisci
Ho fatto un sogno com’era strano
c’era una terra molto lontano
non c’era odio nè ipocrisia
ed il razzismo era andato via.
In questa terra non c’era guerra
Nè distinzione tra le persone
un solo credo tanti ideali
quelli di essere finalmente uguali.
A te che vieni da lontano
t’aiuterò ti tenderò la mano
senza problemi nè rivalità
ci aiuteremo con semplicità.
In questa terra non c’è più guerra
nè distinzione tra le persone
un solo credo tanti ideali
quelli di essere veramente uguali.
Ho fatto un sogno
com’era strano
il mondo intero coltivava grano
senza più armi senza padroni
su quella terra eran tutti buoni.
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