CANNABIS IN ITALIA:UN TRATTAMENTO ALTERNATIVO PER PATOLOGIE CRONICHE E DOLORE
Dal 2015, in Italia la Cannabis Medica è sempre prescrivibile a pagamento (su ricetta bianca) per qualsiasi patologia su cui esista documentazione scientifica accreditata, quando le terapie convenzionali non hanno dati i risultati attesi o generato farmacoresistenza. La cannabis terapeutica è una forma alternativa di trattamento e viene utilizzata quando i trattamenti convenzionali non sono efficaci. La marijuana è una sostanza derivata dalla pianta di canapa che contiene THC e CBD, che agiscono come analgesici rilassanti interagendo con i recettori endocannabinoidi. Per quali patologie è previsto l’utilizzo di cannabis come medicinale? Si può ricorrere a questa possibilità quando si debbano alleviare dolore (oncologico e non) e disturbi cronici associati a sclerosi multipla o a lesioni del midollo spinale. Può essere utilizzata soprattutto per alleviare dolori di chemioterapia, radioterapia e HIV. L’assunzione può avvenire o tramite via orale o tramite via inalatoria. La cannabis terapeutica non è scevra da inefficacia e da effetti collaterali a livello sistemico come tutte le altre molecole. Inoltre i soggetti con un profilo psicologico fragile con storie ed atteggiamenti compulsivi costituiscono un alert nella prescrizione. Per questo è necessaria cautela e uno scrupoloso monitoraggio relativo all’aderenza terapeutica. È bene, inoltre, informare in modo dettagliato il paziente su tutti gli aspetti connessi ai cannabinoidi per uso terapeutico.
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