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Attualità

DOPO I GIUDICI “COPIA E INCOLLA” ECCO QUELLI CHE LEGGONO “2.438 PAGINE ALL’ORA” VIOLANDO LA GRAMMATICA GIUDIZIARIA

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Ci sono dei giudici a Napoli che hanno letto 2.438 pagine all’ora. Sono entrati nel guinness dei primati e in sole 72 ore hanno pronunciato una sentenza penale. In un paese come il nostro, in cui servono circa sette anni per concludere un processo penale e tre per chiudere un procedimento civile in Cassazione, le toghe meriterebbero un encomio per aver fatto da contraltare alla giustizia lumaca che da decenni impera incontrastata.

Ma l’amara verità purtroppo è un’altra: leggere 2.438 pagine all’ora è tecnicamente impossibile e questa è l’ennesima pagina di un sistema giudiziario distorto. Vi pare normale che un fascicolo di oltre 58mila pagine sia stato letto e analizzato in così poco tempo?

La denuncia, fatta dagli avvocati Nicola Quatrano e Raffaele Bizzarro e riportata dal Dubbio, è di quelle che fanno strabuzzare gli occhi. La sentenza, pronunciata lo scorso 10 giugno dalla Corte d’Appello di Napoli, è stata impugnata per violazione delle regole fondamentali «della grammatica giudiziaria»».

Come se non bastasse, non parliamo di reati come l’abigeato o il furto di caramelle, bensì di associazione mafiosa, ricettazione e possesso di armi, non proprio piccolezze. Reati che richiederebbero massima attenzione e rigoroso scrupolo. E soprattutto tempo. «A voler calcolare la cifra di 200 pagine al giorno, il relatore avrebbe avuto necessità di circa 293 giorni per leggere gli atti», hanno tuonato i difensori. È come se avessero deciso sulla fiducia, a occhi chiusi. Naturalmente questa è la teoria della difesa e bisognerà attendere la valutazione della Cassazione che dovrà pronunciarsi in merito all’impugnazione.

E, beffa delle beffe, non è poi così scontato che le dia ragione. Sapete perché? Non esiste uno straccio di norma scritta che paventi l’annullamento di una sentenza per un motivo imputabile alla velocità di decisione o collegato a un – chiamiamolo così – eccesso di professionalità. Ma, in un girone infernale e ancorché parossistico come quello giudiziario, le sorprese sono sempre dietro l’angolo, quindi mai dire mai.

FONTE: di Domenico Ferrara (il Giornale)

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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