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Caiazzo. Bella (in)cul(*)tura: da capitale (presunta) della cultura a capitale (svelata) del peggio (del peggio)?!

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Reportage Esclusivo! Caiazzopoli, Capitale della Cul, delle inefficienze, disservizi, degrado!
Full immersion nelle “opere” realizzate e non funzionanti, incompiute e abbandonate della “città del buon vivere”!
La desertificazione del centro storico, avvenuta con la chiusura di tre scuole: elementare di Palazzo Egizi, ex sede comunale, abbandonata a marcire; scuola dell’infanzia Elvira Giorno (sorte analoga ma forse molto più lesta); liceo Giannone (esportato in periferia, sognata forse come futuro “business-centro”? certa è la nuova maxicementazione, progettazione e prebendopoli varia).
Strutture a iosa, bastava qualche piccola modifica. Invece, si è preferito cementificare a “valle”, spendendo danaro pubblico, che certo non è biblica manna calante dal cielo, né saranno bibliche le tasche dei vari tecnici incassatori.
Nel tempo persi: l’ufficio del Registro, la Pretura, la Caserma dei Carabinieri, l’Ufficio Enel, la Chiesa Santa Maria delle Grazie, l’Esattoria, le Opere Pie, il convento dei Cappuccini, l’ufficio di collocamento, l’ufficio provinciale Enapa, Coldiretti, l’Ufficio postale a San Giovanni e Paolo.
La giaculatoria delle inefficienze è lunga. Degrado, abbandono, incuria nel centro e nelle frazioni della “Beirut” italiana. Cementificata e abbandonata.
Diversi gli scandali registrati a Caiazzo: dopo anni, parte la costruzione della caserma dei carabinieri, che, stufi delle ciarle, vanno via da Caiazzo. La struttura da terminare viene regalata all’Asl per il fantomatico progetto della medicina territoriale, fallito persino nella ricca Lombardia e pare “scomparso” anche dall’attuale intestazione.
Guardia medica e 118 trasferiti in una location molto scomoda, ripida, con strada strettissima per l’ambulanza del 118, costretta a perdere minuti preziosi (e rischiare incidenti frontali) per soccorrere le persone che si sentono male.
Distretto ASL ridotto e in parte trasferito nel Comune di Ruviano: distretto che poteva essere ospitato interamente nell’ex Decò, che invece continua a fruire di pubblicità gratuita pur essendo la struttura conclamata del comune, sull’argomento fin troppo dormiente: perché!?
Altro scandalo, farcito di menzogne, quello delle compostiere, annunciate da anni e mai installate.
Altro vergognoso caso quello: la costruzione a San Giovanni e Paolo di un monolocale, per anni nei comizi elettorali chiamato “ufficio anagrafe”. Costruito, dopo pochi mesi si squarcia e per ripararlo si spendono circa 35 mila euro.
Per qualche mese diventa chiosco (con o senza il prescritto cambio di destinazione), che rimane chiuso da anni.
Ciliegina sulla torta, il campo polivalente di San Giovanni e Paolo, in costruzione da 39 anni – TRENTANOVE.
Inaugurato la prima volta nel 2009, non affidato a nessun gestore e abbandonato, subì qualche danno vandalico nei bagni e reti rotte. Per “riqualificarlo”, spesi circa 700mila euro – SETTECENTOMILA.
Il 30 marzo 2023, inaugurato per la seconda volta, dato in gestione alla Società “Aquile Rosanero” e rimasto attivo per cinque mesi, poi clamorosamente ri-chiuso. Dopo aver speso oltre due miliardi di vecchie lire, non funziona.
La cementificazione (con le solite spese techiche) continua, con la costruzione, avviata da tempo, del centro cottura e mensa scolastica: lavori fermi, con immaginabile, ovvio incasso dei vari tecnici.
Altra incompiuta, come la struttura della Protezione Civile (nel fantomatico ex mercato coperto, ugualmente abbandonato a marcire), con i lavori fermi: e la ripresa prevista per la costruzione di un asilo nido (di quali bambini non è dato sapere, considerata la sempre più esigua natalità).
Dulcis in fundo (per ora) una lesta sequela di assurdità: il montascale per disabili di piazza Santo Stefano, installato nel 2000, che per oltre 20 anni non ha funzionato e non funziona; il centro polivalente per disabili, costruito oltre 10 anni fa, abbandonato, che cade a pezzi, malgrado le solite promesse da marinaio o forse da faccia di bronzo.
La vicenda Decò avrà un costo che i caiatini pagheranno: ma chi ha sbagliato e chi -vox populi- pilotato gli errori?
Il ponte Ognissanti, lungo la via per il cimitero, smontato: dove sono finiti i blocchi di travertino antichi, sostituiti con assi di legno? E la massa di pesante terreno sversata sulla contigua galleria ferroviaria, certo non progettata per sostenere tale ultra centuplicata mole?
La masseria di Montecarmignano abbandonata: da anni si parla di Parco della Memoria, intanto i conti non tornano: dove saranno finiti i ventimila euro mancanti fra quanto pare risultante anche da atti dell’ex sindaco Nicola Sorbo?
Gli “orrori” sulla tabella del parcheggio multipiani e su quella della masseria dell’eccidio nazista; gli ossari di due cappelle del cimitero tuttora ricoperti di rifiuti: la discarica ottenuta in due stanze; l’apiario di via Guadanelle, privo di risultati; nessun mezzo di trasporto pubblico raggiunge le frazioni; San Giovanni e Paolo, non è servita dal gas, né dalla fibra, toponomastica assente; tributi di bonifica illegali ma il comune non denuncia, come gli altri comuni che non ricevono benefici.
Container abbandonato in via Roma, come il casotto ex ANAS; soppalco provvisorio vicino alle opere Pie, installato da anni; scuola di Bucciano abbandonata: altro business in vista per qualcuno?, mercato setitmanale distrutto, bagni pubblici inesistenti, casetta dell’acqua pubblicizzata anche sul sito del Comune ma neanche è dato sapere dove sia
Questa è Caiazzo, candidata Capitale Italiana della Cultura “3027”(con l’intercessione di Sangiuliano, dopo la visita a Caiazzo, il 13 ottobre dello scorso anno, con due carabinieri a presidiare la monnezza sversata negli ossari comuni?!  ora intercederà lady Boccia, Meloni 1 o 2, Lollobrigida gianbiondo, gianbruno, Giuli, Zinzi, lo stesso Giaquinto o chi?
(Anna Aiossa – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
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