Salerno. ‘Il pensiero decoloniale’: lunedì alla Casa del Volontariato si presenta il libro del prof. Salvo Torre
Lunedi 16 settembre dalle ore 18 presso la casa del volontariato di Salerno presentazione del volume “Il pensiero decoloniale” del professor Salvo Torre, Università di Catania.
Organizzato dall’associazione Memoria in Movimento e dal comitato campano di Un Ponte Per, lunedì 16 settembre alle ore 18.00 presso la Casa del Volontariato, via F. Patella (traversa del corso Vittorio Emanuele tra il civico 88 e 90) Salerno, verrà presentato il volume edito da Utet “Il pensiero decoloniale” di Salvo Torre, docente dell’università di Catania.
Discuteranno con l’autore: Gennaro Avallone, docente Università di Salerno; Angela Mona, Comitato Campano di “Un Ponte Per”; Souzan Fatayer, docente Università L’Orientale, esponente della Comunità Palestinese Campana
Padre Rosario Giannattasio, missionario Saveriano ed esponente della Rete salernitana Sognare la Pace.
Tratto dalla presentazione degli editori
A partire dalla metà del XX secolo, con una forza crescente, sono state espresse critiche e proposte politiche che invitano a ripensare in modo radicale la storia degli ultimi secoli e le gerarchie su cui si sono fondati i sistemi di dominio.
È un insieme di teorie che ha fatto irruzione nel campo delle scienze sociali e della teoria politica, rivendicando modi di interpretare il mondo, ha animato movimenti politici e sociali, ha mostrato come la violenza brutale dell’esperienza coloniale sia stata fondamentale per la costruzione della modernità capitalista.
Con il termine pensiero decoloniale si può indicare ormai questo insieme di idee e teorie che sono nate in aree differenti e che stanno contribuendo a ridefinire anche la grande crisi planetaria degli ultimi decenni. È un pensiero che tende costantemente a ridefinirsi, cerca spazi innovativi e si reinterpreta continuamente, per questo è più facile definirlo come un processo, non come un campo classico di studi o una corrente di ricerca.
Il pensiero decoloniale ci propone di immaginarci oltre i nostri limiti storici, di collocarci in un tempo e in uno spazio sociale differenti da quelli attuali, di costruire un mondo liberato dalle forme di oppressione.
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