LA TIROIDE E LE SUE PATOLOGIE
Innanzitutto cerchiamo di capire e cos’è la tiroide e a cosa serve, soprattutto, la tiroide è una ghiandola endocrina, cioè produce ormoni. Essa è situata alla base anteriore del collo e secerne l’ormone tiroideo che è coinvolto nella regolazione di gran parte del metabolismo, ed è essenziale per l’accrescimento dell’organismo e per lo sviluppo del sistema nervoso. Le patologie tiroidee sono molto frequenti nella popolazione, specialmente nelle donne, che sono da 5 a 10 volte più frequenti rispetto agli uomini.
Una delle prime patologie è l’Ipotiroidismo, è una disfunzione della tiroide caratterizzata da una scarsa produzione di ormoni tiroidei. Questa determina un rallentamento dei processi metabolici dell’organismo che inizialmente non si manifesta con sintomi evidenti ma, se non trattata, può comportare conseguenze serie per la salute. L’ipotiroidismo provoca stanchezza, aumento del peso, stipsi, frequenza cardiaca rallentata, intolleranza al freddo, voce rauca, debolezza muscolare, depressione, ciclo mestruale irregolare, caduta eccessiva di capelli, indebolimento delle unghie. Le cause principali dell’ipotiroidismo sono di natura genetica, quindi vengono ereditate ed emergono in età adulta.. a volte, emergono in un’età minore a causa di alcuni “stimoli” dovuti a determinati farmaci. Attenzione, poiché l’ipotiroidismo può essere anche congenito, quindi presente dalla nascita, e nel caso in cui non venga recuperato in tempo può causare danni irreversibili sul neonato. Per diagnosticare l’ipotiroidismo bisogna fare specifico analisi del sangue che riguardano la valutazione dei livelli di ormoni tiroidei (FT3, FT4) e i livelli di TSH. La forma più comune di ipotiroidismo è la Tiroidite di Hashimoto, una forma di tiroidite cronica autoimmune. La causa principale di questa forma di ipotiroidismo è un malfunzionamento nel sistema immunitario. che vede nella ghiandola tiroidea una minaccia esterna e la attacca tramite la produzione di anticorpi mirati. L’esito è che la distruzione della ghiandola tiroidea indotta dagli anticorpi a lungo termine ne compromettono la funzione. I suoi sintomi possono essere silenti per anni, ma una volta arrivata al “limite” manifesta tutti i sintomi dell’ipotiroidismo.
L’Ipertiroidismo, è una disfunzione tiroidea associata a un eccesso in circolo di ormoni tiroidei, con inevitabili conseguenze sul metabolismo. Queste conseguenze consistono nell’accelerazione dei processi metabolici. Tra le cause che possono procurare l’ipertiroidismo troviamo; Morbo di Basedow-Graves, Noduli tiroidei, Tiroiditi e Farmaci. I sintomi associati a questa patologia possono essere: perdita di peso, tachicardia, ansia, aritmia, aumento dell’appetito, stanchezza, disturbi intestinali, tremori, sudorazione intensa, Oftalmopatia di Graves (occhi sporgenti, o esoftalmo, che si presentano con il morbo di Basedow-Graves), assottigliamento della pelle, disturbi del sonno. Gli esami per rilevare questa patologia sono i medesimi dell’ipotiroidismo.
Il Gozzo, è un ingrossamento della tiroide, cioè un amento del suo volume. Spesso, questa patologia può dipendere da una carenza di Iodio. Anche il consumo di determinati alimenti può determinare una delle cause della patologia. Il gozzo può non evidenziare sintomi veri e propri, ma in casi di ingrossamento grave può provocare difficoltà respiratoria / di deglutizione.
I noduli, formazioni solide che si sviluppano all’interno della tiroide, di solito, si tratta di formazioni benigne. La causa principale della formazione di questi noduli è la carenza di iodio. I noduli tiroidei sono spesso silenti, vengono scoperte per puro caso; infatti, si parla di incidentalomi, quindi di noduli identificati accidentalmente in occasione di consultazioni/esami di altra natura. Alcuni dei sintomi che possiamo rilevare nel caso di ingrossamento dei noduli sono: senso di costrizione al collo, difficoltà di degluzione / respiratoria.
Anche se non ci sono prevenzioni specifiche per quanto riguarda le patologie tiroidee, dato che la carenza di Iodio è alla base di alcune di esse può essere utile apportare una giusta quantità di questo elemento.
Ricordiamoci che le patologie tiroidee essendo più frequenti nel genere femminile, possono causare un grave problema sulla fertilità femminile oppure complicazioni durante la gravidanza se non controllate nel modo giusto. Inoltre, eventuali malattie autoimmuni tiroidee possono attenuarsi notevolmente durante la gravidanza in virtù di una maggiore tolleranza immunitaria, tornando, però, a manifestarsi dopo il parto.
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