NEURALINK: ULTIMA SPERANZA
Ad oggi giorno, si parla spesso e volentieri di Intelligenza Artificiale, ma ci siamo mai chiesti dove può arrivare la tecnologia E soprattutto, ci siamo mai chiesti quanto possa essere utile per lo sviluppo dell’umanità? Una delle nuove invenzioni di cui si sente frequentemente parlare è il Neuralink. Molti ne sentono parlare, ma in pochi sanno realmente cosa sia. L’applicazione Neuralink, inventata nel 2016 da Elon Musk, decodifica e traduce i dati neurali in azioni, come i movimenti di un cursore sullo schermo del computer. L’obiettivo è di consentire a una persona affetta da grave paralisi o disabilità di controllare un computer, un braccio robotico, una sedia a rotelle o un altro dispositivo semplicemente con il solo pensiero. Il costo del dispositivo non è stato ancora definito, Musk annuncia che avrà un primo costo di 40mila dollari, fino ad arrivare ad un costo più accessibile per tutti di 10mila dollari.
Tra le tante domande, che ci si pone davanti a tanta maestosità, ne sorge una in particolare “il chip di Neuralink dove viene localizzato e, soprattutto, come verrà impiantato?”. Nello specifico, il dispositivo Neuralink si collocherà dietro l’orecchio. L’azienda ha creato un robot specifico, “R1”, che inserisce i fili in meno di una frazione di secondo. Ago e fili sono più sottili di un capello umano. Il robot deve prestare grande attenzione a schivare non urtare le parti sensibili del sistema vascolare per non rischiare emorragie cerebrali, un compito reso molto difficile visto che il cervello si muove leggermente anche quando il cranio è immobile.
In termini semplici, il chip andrà come a sostituire una parte del cervello C’è inoltre da precisare che il chip è composto da un modulo esterno che si colloca dietro l’orecchio, e da fili sottilissimi che verranno collegati ad elettrodi che rileveranno l’attività neuronale. Di questa nuova invenzione sappiamo anche che c’è stato un paziente X, che a Maggio 2024, ha compiuto cento giorni con Neuralink impiantato senza riportare danni e soprattutto ha espressamente detto “Sono rinato, attualmente riesco a fare cose che da 8 anni non riuscivo a fare”. Ebbene, se per molti la tecnologia, la scienza e l’intelligenza artificiale non ha alcun senso ed è stata solo la rovina della società… c’è da dire, però, che per altri può essere l’ultima occasione per tornare a vivere una vita normale nonostante le limitazioni che biologicamente il nostro corpo ci dà.
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