Starting grant alla Federico II
Assegnati dall’European Research Council starting grant a tre giovani ricercatori federiciani
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – 3 progetti della Università Federico II sono stati finanziati dall’ERC – European Research Council con 4 milioni e mezzo di euro.
Si occuperanno di terremoti, trattamento delle acque e strumenti ottici avanzati.
Vincitori degli starting grant sono i dottori Simona Colombelli, Luca Fortunato e Stefano Oscurato. L’Ateneo federiciano è secondo in Italia insieme al Politecnico di Milano, la Bocconi, l’Università Vita-Salute San Raffaele, la Sapienza di Roma e il CNR, per numero di progetti finanziati. Prima è l’Università di Padova che si è aggiudicata cinque borse.
Gli starting grant sono finanziamenti da un milione e mezzo di euro ciascuno destinati dalla Commissione Europea ai giovani ricercatori europei. L’intervento dell’UE, per un totale di quasi 780 milioni di euro, sostiene la ricerca d’avanguardia in un’ampia gamma di settori, dalle scienze della vita e della fisica alle scienze sociali e umanistiche sovvenzionando attraverso i progetti talenti scientifici emergenti in tutta Europa.
Simona Colombelli ha ricevuto lo starting grant per il progetto FORESEEING – FrOm RupturE procesS to Earthquake Early warnING che intende segnare un punto di svolta nella comprensione dei terremoti e delle misure preventive da adottare per ridurne gli effetti devastanti.
La Colombelli, ricercatrice presso il Dipartimento di Fisica Ettore Pancini dell’Università di Napoli Federico II, è una figura di spicco nel campo della sismologia e nello sviluppo dei sistemi di Early Warning per i terremoti. Questo progetto ambizioso mira a rispondere a una delle domande più intriganti e complesse della sismologia moderna su come iniziano i terremoti e cosa determina la loro dimensione finale.
Luca Fortunato ha ricevuto il finanziamento per il progetto AMF – Advancing Membrane Filtration: Understanding Fouling Dynamics and Sustainable Cleaning Strategies.
Fortunato, ricercatore ed esperto in ingegneria ambientale e chimica, vanta un’ampia esperienza internazionale nelle tecnologie a membrana e nei processi di trattamento delle acque reflue, desalinizzazione e valorizzazione dei sottoprodotti. Si distingue per il suo approccio innovativo, focalizzato sulla riduzione del consumo energetico e sull’abbattimento dell’impatto ambientale nei sistemi di trattamento e recupero delle acque. La sua ricerca è orientata alla promozione di soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate per la tutela dell’ambiente.
Stefano Luigi Oscurato ha ricevuto lo Starting Grant per il progetto HyperMaSH, che ha l’obiettivo di realizzare un significativo passo avanti nella fotonica, rivoluzionando la produzione di dispositivi che utilizzano la luce per raccogliere, trasmettere ed elaborare l’informazione.
Oscurato, ricercatore in Fisica della Materia presso l’Università Federico II è esperto di Fotonica e Olografia digitale. HyperMaSH punta alla realizzazione di strumenti ottici avanzatissimi, oggi appannaggio della litografia tradizionale, sfruttando nuovi materiali speciali, contenenti molecole di azobenzene (facilmente modellabili usando solo la luce), che grazie a particolari tecniche di olografia digitale, renderanno possibile la produzione sostenibile (meno scarti e riduzione di passaggi) di innovativi e ultrasottili dispositivi ottici.
Le proposte di progetto arrivate all’European Research Council per questo bando sono state 3.474 e ne sono state selezionate e ammesse al finanziamento 494. Dal 2007, da quando sono state istituite le borse europee per la ricerca, i bandi ERC hanno ricevuto circa 62.000 progetti.
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