IL CASO SANGIULIANO- BOCCIA
3 settembre 2024 –
L’affaire che ha scosso il Ministero della Cultura negli ultimi dieci giorni ruota attorno a una figura fino a poco tempo fa sconosciuta: Maria Rosaria Boccia, una 40enne originaria di Pompei, che ha improvvisamente catalizzato l’attenzione pubblica con un post su Instagram, dando il via a una vicenda che ha messo in difficoltà il ministro Gennaro Sangiuliano.
Il post che ha fatto scoppiare il caso
Il 26 agosto, mentre le spiagge si svuotano e le attività riprendono a pieno ritmo, Maria Rosaria Boccia pubblica su Instagram un messaggio di ringraziamento al ministro Sangiuliano per la sua presunta nomina a “Consigliere del ministro per i Grandi Eventi”. Con 31 mila follower, il suo post non passa inosservato, ma è la risposta del ministro che fa esplodere il caso: una secca smentita arriva dallo staff di Sangiuliano, che nega categoricamente l’esistenza di tale nomina.
La smentita e l’emergere di dettagli compromettenti
Da questo punto in poi, la vicenda prende una piega imprevedibile. Boccia, non solo non si ritira, ma inizia a pubblicare su Instagram una serie di fotografie che la ritraggono in compagnia del ministro in vari eventi ufficiali, inclusi sopralluoghi per il G7 della Cultura. A rendere il tutto ancora più scottante, alcune foto mostrano Sangiuliano senza la fede nuziale. La diffusione di queste immagini, supportata dal sito Dagospia, alimenta il gossip e mette il ministro sotto una luce sempre più sfavorevole.
Boccia contro Sangiuliano: accuse e controaccuse
Mentre l’estate volge al termine, il caso assume proporzioni sempre più vaste. Boccia non si ferma e afferma pubblicamente che la sua nomina era stata effettivamente fatta, ma che le era stato chiesto di stracciarla. Nel frattempo, Sangiuliano tenta di difendersi negando ogni coinvolgimento ufficiale e sostenendo che il gabinetto del ministero non ha mai ratificato la nomina. Tuttavia, Boccia continua a colpire, pubblicando ulteriori foto e documenti che sembrano contraddire le dichiarazioni del ministro.
Il colloquio con Meloni e l’aggravarsi della situazione
Il 2 settembre, Sangiuliano si reca a Palazzo Chigi per un colloquio con la premier Giorgia Meloni, durante il quale ribadisce la sua versione dei fatti: Boccia non ha mai avuto accesso a documenti riservati e non è mai stato speso un euro del ministero per coprire le sue spese. Tuttavia, la sera stessa, Boccia rilancia su Instagram, pubblicando nuove email e biglietti aerei che sembrano confermare i suoi legami con il ministero.
La relazione sentimentale e le dimissioni respinte
Il 4 settembre, in una lunga intervista al Tg1, Sangiuliano ammette pubblicamente di aver avuto una “relazione di tipo affettivo” con Boccia, giustificando con questo motivo la revoca della sua nomina. Il ministro dichiara inoltre di aver pagato personalmente tutti i viaggi della Boccia e di aver presentato le sue dimissioni, che però Meloni ha respinto. La risposta di Boccia non tarda ad arrivare: su Instagram, accusa il ministro di mentire, gettando ulteriori ombre sulla vicenda.
Con il caso che continua a evolversi e nuove rivelazioni che emergono ogni giorno, il destino di Gennaro Sangiuliano appare sempre più incerto. Se da un lato ha ricevuto il sostegno di Meloni, dall’altro le pressioni dell’opposizione e le continue rivelazioni di Boccia potrebbero rendere la sua posizione insostenibile. Resta da vedere se questo scandalo segnerà la fine della sua carriera politica o se riuscirà a superare questa tempesta mediatica.
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