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Avellino. Clan dei Casalesi: scarcerato il boss Massimo Venosa grazie all’acume del’avvocato Fucci

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Il Magistrato di Sorveglianza di Avellino, accogliendo la richiesta dell’Avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato Massimo Venosa, 47 anni di Airola ed originario di San Cipriano D’Aversa, considerato elemento di spicco del Clan dei Casalesi, in particolare del gruppo Schiavone-Venosa.

Il Venosa, che era detenuto nel carcere di Benevento, dopo essere stato detenuto nel carcere di Sulmona e poi scarcerato nel 2022, era stato arrestato originariamente il 24 febbraio 2020 a seguito di una condanna definitiva a dieci anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafiosa, traffico di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso, estorsioni e racket.

Le indagini erano assistite da intercettazioni telefoniche, ambientali, da appostamenti e dalla collaborazione di alcuni pentiti, in particolare del boss pentito Raffaele Venosa, reggente pro-tempore del Clan dei Casalesi, che durante la collaborazione con la giustizia, delineava la figura del parente Massimo Venosa, come elemento di spicco del Clan dei Casalesi, che faceva da promotore dei traffici di droga del clan e gestiva le estorsioni, il racket a imprese e commercianti e intere piazze di spaccio tra cui quella di Casale di Principe fino ad arrivare al Sannio e all’ Irpinia.

Il maxi-blitz in cui fu coinvolto Massimo Venosa portò all’arresto anche di Walter Schiavone, figlio del super-boss Francesco Schiavone alias “Sandokan”.

Come si ricorderà, precedentemente, quando si trovava nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, era stato già scarcerato dal Tribunale di Sorveglianza di l’Aquila per incompatibilità del suo stato di salute con il carcere.

Successivamente il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, in sede di revisione, aveva ritenuto la non sussistenza dell’incompatibilità, ordinandone nuovamente l’arresto.

In seguito però la Suprema Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’Avvocato Vittorio Fucci, ha annullato l’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Napoli che rigettava la richiesta di scarcerazione del Venosa per gravi motivi di salute.

Ed anche martedì 22 agosto il Magistrato di Sorveglianza di Avellino, accogliendo la richiesta dell’Avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato il boss Massimo Venosa, concedendogli gli arresti domiciliari.

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