“UNA FATICA LETTERARIA CHE CATTURA”

“Questa volta Bartolomeo Valentino si è superato.
L’evidente salto di qualità manifestato fin dall’introduzione, in cui l’autore preannuncia l’approfondimento delle radici ideologiche della guerra Russo-Ucraina attraverso l’analisi delle teorie del filosofo Alexander Dugin, richiede notevole attenzione da parte del lettore.
E’ il “Rasputin del Cremlino”, il filosofo di estrema destra ideatore della 4TP che ha catturato la mente di Putin, inculcandogli la teoria dell’Euroasiatismo e la necessità di una rigenerazione dei valori spirituali, di un recupero della tradizione esoterica, persi a causa dell’invasivita’ e del dilagare del materialismo occidentale.
Il saggio cattura il lettore, mostrandogli pagina dopo pagina come Dugin sia riuscito con le sue teorie a catturare la mente di un politico di peso mondiale come Putin, sospingendolo fino al punto di rischiare di scatenare irreversibili tragedie di gravità assoluta.
Ma la necessità da parte di Putin di ricompattare l’universo russo si infrange contro uno scoglio inatteso, il presidente ucraino Zelensky, in grado, inaspettatamente, di coinvolgere tutto il mondo occidentale e facilitando la riemersione di tutte quelle tensioni internazionali apparentemente sopite.
Dopo una sintetica biografia di Zelensky si entra nella parte più affascinante del saggio, l’analisi morfopsicologica dei due personaggi, che costituisce l’hard-core dello studio dell’autore, coinvolgendo il lettore nell’apprendere quanto le due personalità siano agli antipodi.
Non dirò nulla sulla seconda parte del lavoro, nella speranza di essere stato in grado di incuriosirà chi mi legge al punto di riuscire a fargli acquistare “Dietro le quinte del conflitto russo-ucraino”, Edizioni la Valle del Tempo, con una bellissima prefazione di Giuliana Scolastico e con una doverosa precisazione: il prof. Bartolomeo Valentino ha affrontato questo impegnativo lavoro con un approccio esclusivamente scientifico, è uno studioso di morfopsicologia, non è un politico e non troverete partigianeria per l’uno o per l’altro dei due personaggi oggetto del suo studio. La lettura di questa sua ultima fatica, che rappresenta una novità assoluta nella bibliografia sulla morfopsicologia applicata a personaggi reali, vi affascinerà e vi prospetterà motivazioni anche di carattere filosofico sul perché di questo drammatico conflitto.
Magari con i primi freddi sarà per voi piacevole leggere questo saggio così fuori dal comune e dunque così interessante.
Infine, con una punta di orgoglio, mi piace sottolineare che sia il prof. Valentino che la prof.ssa Scolastico sono figli di questa Terra di Lavoro, motivo in più per apprezzare questo lavoro di grande qualità”.