E’ morto Alain Delon
Addio all’ultima leggenda, non solo cinematografica ma espressione di una intera epoca, povera e sognatrice, com’erano quegli anni ’50, ’60, ’70 del novecento: è morto Alain Delon.
Angelo e demone, è stato definito “’sole nero della settima arte‘.
Nato l’8 novembre 1935 a Sceaux (Hauts-de-Seine), non pensava di fare l’attore. Infanzia infelice per il divorzio dei suoi genitori, cresce in un collegio di suore che lo vorrebbero impiegato in una macelleria, lui, però, non è d’accordo e all’età di 17 anni si arruola nella Marina francese in Indocina, dove vive in prima linea la disfatta di Dien Bien Phu.
Forse da quest’esperienza nasce un carattere duro, che acuisce i suoi tratti di uomo anticonformista, lucido, capare di elevarsi sulle mode passeggere.
A venti anni torna a Parigi, dove gli si aprono le porte di una carriera cinematografica coraggiosa e anticonvenzionale.
Negli ultimi anni ha manifestato il suo disincanto per un mondo in cui non si riconosceva più: “La mia vita è finita” – disse nel suo ultimo discorso al Festival di Cannes, dove fu insignito della Palma d’Oro alla carriera . “E’ un po’ un omaggio postumo, ma in vita”, concluse.
Aveva 88 anni.
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