Caiazzo. Immondizia accanto alla fontana-orinatoio (e non solo!): requisito per città della Cultura?
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Caiazzo: città della cultura?…Vicino alla fontana pubblica di piazza Portavetere, a qualche metro dell’aiuola benedetta l’altro giorno con grande sfoggio, c’è una cabina elettrica o telefonica e spesso tanta immondizia, mentre con un po’ di illuminazione (manca la luce e il lampione) e adeguata segnaletica potrebbe essere utile ai cittadini e ai turisti, soprattutto in questo periodo di caldo afoso;una volta c’era la Fontana detta “di Martusciello”, ma quello (compianto) non era allineato al potere!
Non è un fatto eccezionale ma una prassi quotidiana, anzi serale, quando, con la chiusura del negozi, alcuni dei quali sono soliti sversare lì i loro rifiuti, finalmente i turisti, ma anche alcuni del posto, trovano un canto recondito dove orinare… e a volte non solo, soprattutto se le cataste di monneza, oltre ch fetide, sono belle alte: luce spenta non solo per risparmiare corrente (se ne spreca tanta al Comune lasciandola accesa per tutta la notte, anche negli uffici: tanto paga pantalone!) ma per favorire in qualche modo le minzioni e defecazioni clandestine, evitando sconci altrove, in particolare nel parcheggio multipiani, come per sentito dire, saprebbe molto bene, avrebbe visto, lo stesso sindaco?Inevitabile purtroppo quando in un paese con ambizioni da “città Capitale Italiana della Cultura”, e che ogni giorno (grazie ai Pepe) richiama tanti turisti non esiste un bagno pubblico, neanche turco, essendo stato “soppresso” quello, sottostante il monumento ai Caduti in guerra, che per anni ha svolto la funzione, ovvviamente in modo subordinato all’impegno dei preposti alla pulizia e soprattutto alla civiltà degli utenti.
Quello costruito dopo, incorporato nel parcheggio multipiani, non è stato MAI aperto al pubblico, ma si dice che sia riservato ai soli addetti ai lavori: tutti gli altri per venire nell’asiprante città del bla bla dovrebbero farsi “insugherare” o portare sempre con sé un adeguato recipiente, magari occultato in una borsa a sacco?
Basterebbe prescriverlo con idonea segnaletica ai vari ingressi della città ovviamente previa ordinanza sindacale anti minzione per strada: quella si che basterebbe per candidarsi ai vertici della Cultura Nazoinale: chi altro mai potrebbe sfoggiarla?!?
Intanto, in particolare per i turisti, non c’è scelta: arrangiarsi come possibile, in particolare dopo la chiusura dei bar e locali pubblici, alcuni dei quali, vox populi, sarebbero sempre più inclini a liquidare gli scocciatori con la solita scusa: “fuori servizio”.
Sarà questo il viatico per sostenere una candidatura a Capitale della Cultura o forse per sperare basta un politicante “ammanigliato”? Fino a che punto?!?
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