Ruviano. ‘Cultura contadina’: passo breve (forse) da festa a sagra con un pensiero speciale per Luciano Di Meo
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Venerdì è partita la Festa della Cultura Contadina 2024 con abbinato il Festival Internazionale del Folklore.
Sui social sono apparsi pochissimi post – o quantomeno io pochi ne ho visti – sulla prima serata e quindi per informarvi, visto che neppure io vivo a Ruviano, posso basarmi sul materiale disponibile.
Ho scelto questa foto perché voi non sapete che quando progettai la festa nel 1997 l’ispiratore fu proprio lui, il compianto Luciano, che con altri quattro titolari di aziende agricole aveva fondato L’A. R. A. (Aziende Riunite Agritiristiche) e per dare loro uno strumento scientifico scrissi anche il libro Aspetti della Civiltà Contadina nel Caiatino che fu presentato proprio in occasione della prima edizione della Festa per dare ad essa una connotazione culturale.
Il preambolo è importante per esprimere di cosa parlo.
Quest’anno oltre all’apertura della manifestazione, con il nastro tagliato dal vice sindaco di Ruviano e dal sindaco di Caiazzo (chi lo avrebbe mai detto?!), e di cui non ho notato dalle foto altri sindaci del comprensorio, ciò che mi ha colpito è il ricco menù.
Ed in particolare mi ha colpito positivamente che le pietanze proposte contengono materie prime provenienti dalle aziende del territorio, Saecularis, Giuseppe Di Meo, Gianluigi Coppola, Uova a km 0, Perol Carni, Macelleria Galietti, Panificio Giantomasi, Caseificio il Casolare, e spero di non aver dimenticato nessuno.
E questa è una buona notizia che mi ha fatto tornare in mente la motivazione per cui nacque l’A.R.A.: condividere i prodotti offerti in agriturismo tra i produttori.
Gli amanti della buona cucina hanno di che deliziarsi: meglio che in una Sagra.
Non manca la buona musica popolare: qualcosa deja vu e alcune interessanti novità dal folklore internazionale di cui i nostri antichi contadini non potevano avere idea.
Ma va bene così. Ospitare il Festival Internazionale del Foklore (anche se in condivisione con tante altre località che gli ospiti stranieri toccheranno) è pur sempre un onore.
Malgrado ormai la Festa abbia preso sempre più la connotazione di una Sagra, e lo dico con dispiacere perché quando la progettai era quello che volevo evitare, e l’allora direttivo della Proloco, con presidente Lucio Maffeo, può testimoniarlo, vi invito comunque ad essere presenti a Ruviano sabato e domenica per le ulteriori due giornate perché i prodotti locali e l’impegno e la serietà con cui sono prodotti meritano un attestato di stima come lo meritano i tanti volontari che poco hanno a che fare con la filosofia sottostante la Festa e che si impegnano con professionalità e dedizione, a titolo gratuito, per offrire il meglio e tenere alta la famosa accoglienza ruvianese.
Infine, non dimentichiamoci che il borgo consente una piacevole passeggiata tra vicoli e case che portano la mente a tuffarsi nel passato.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale, che ha inserito la Festa della Cultura Contadina tra le manifestazioni finanziate col PNRR è proprio questo: la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi.
Quindi, buona festa a tutti.
(Michele Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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