Odg Costa, il procuratore Pinto: ‘Sembra Orwell: per legge qualcuno più uguale di altri’
L’intervista.
L’aggiunto di Genova: “Se diventasse legge avrebbe conseguenze devastanti. Presumere che un incensurato non sia pericoloso è qualcosa di lontano mille miglia dalla realtà”.
È totalmente illogica e se diventasse legge avrebbe conseguenze devastanti. Presumere che un incensurato non sia pericoloso è qualcosa di lontano mille miglia dalla realtà: i protagonisti della grande criminalità economica e della pubblica amministrazione sono quasi sempre incensurati. Faccio un esempio: a Genova abbiamo in corso un procedimento contro un soggetto accusato di una bancarotta fraudolenta da circa 300 milioni…
Gregorio Fogliani, ex patron del colosso dei buoni pasto Qui! Group.
Questa persona è formalmente incensurata, ma ha ridotto sul lastrico un intero gruppo e rovinato decine di commercianti: un danno alla collettività diecimila volte superiore a quello che può arrecare uno spacciatore seriale pluripregiudicato. Anche Calisto Tanzi, il responsabile del crac Parmalat, era incensurato. Idem i manager di Carige che qui hanno portato la banca sull’orlo del collasso.
Costa però dice: se l’indagato non ha precedenti, la presunzione d’innocenza deve prevalere sempre.
È una stupidaggine: i comportamenti evidenziati in fase d’indagine possono dimostrare una pericolosità sociale che giustifica la custodia cautelare. Se invece si ritiene che la presunzione d’innocenza formale prevalga sempre, allora sarebbe più coerente abolire del tutto la custodia cautelare per rischio di reiterazione del reato, con tanti saluti alla pericolosità sociale.
È una coincidenza che quest’iniziativa arrivi dopo il caso Toti? Da quando è libero, l’ex governatore invoca ogni giorno scudi e immunità.
Se quello è lo scopo, si è persino esagerato. L’immunità sarebbe in un certo senso meno pericolosa, perché riguarderebbe solo le cariche elettive: se la politica vuole assumersi la responsabilità di creare una casta di privilegiati, può farlo. La norma chiesta da Costa, invece, avrebbe un effetto deflagrante: si applicherebbe a qualsiasi funzionario o manager. Non più una categoria, ma direttamente un “tipo d’autore” privilegiato.
Il suo ufficio è stato accusato di voler processare la politica e ricattare un governatore. Vuole rispondere?
Fino a ieri, se qualcuno riteneva che un magistrato lo avesse danneggiato violando la legge per finalità politiche, poteva denunciarlo per abuso d’ufficio. Ora quel reato è stato abolito.
(Di Paolo Frosina – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)