Usa e Uk: “Via dal Libano”. Conflitto totale a un passo
Usa e Uk: “Via dal Libano”. Conflitto totale a un passo
regione in fiamme – Altri raid. Ammazzati anche due comandanti dei miliziani
La miccia dell’escalation è stata l’imbarazzante sconfitta subita da Teheran per l’omicidio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, colpito in un luogo che avrebbe dovuto rimanere segreta. Il controspionaggio iraniano ieri ha arrestato decine di persone per punire il fallimento dell’apparato di sicurezza. Secondo la versione ufficiale fornita dai Guardiani della Rivoluzione il leader di Hamas è stato ucciso con un missile a corto raggio di sette chilogrammi lanciato da oltre confine. Secondo una ricostruzione del New York Times l’intelligence israeliana è stata capace di reclutare agenti del Corpo delle guardie rivoluzionarie per uccidere Haniyeh.
Non solo uno, ma molte figure chiave dell’Asse sono state colpite. Oltre al comandante di Hezbollah Ali Abd Ali, ucciso in un raid con droni israeliani a Bazourieh, nel Sud del Libano due giorni fa, (per l’Idf rappresenta un “danno significativo al funzionamento dell’unità regionale” attiva nel Sud del Paese), colpito a morte anche il braccio destro di Nasrallah, Fuad Shukr. Hossein Salami, a capo del corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane, dopo aver dato le condoglianze agli alleati sciiti libanesi, ha promesso che “i nemici della nazione musulmana, il regime sionista criminale”, “i loro sponsor americani subiranno una severa vendetta, risoluta e determinata” per la morte dei capi.
Si tenta comunque con ogni mezzo di frenare l’escalation: ieri negoziati per la liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza in Egitto. Al Cairo si è rivolto anche Biden, “determinato a trovare un accordo”.
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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)