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Attualità

L’ospedale psichiatrico di Santa Maria Maddalena, fondato nel 1813 per decreto del re di Napoli Gioacchino Murat, è stato il primo ospedale psichiatrico d’Italia e un modello innovativo per la cura della follia.

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La realtà dei manicomi e l’opera riformatrice di Vittorio Catapano, ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa. Il Festival dell’impegno civile, promosso dal Comitato Don Peppe Diana e dal coordinamento provinciale casertano dell’associazione Libera, presso la fattoria sociale “Fuori di zucca”, ha scelto questo tema per la sua tappa aversana di ieri. In questa sua diciassettesima edizione il festival ha puntato su “Le voci di dentro”: le voci di coloro che continuano a resistere ai soprusi, al malaffare e alla violenza della camorra ma anche le voci soffocate di quanti, per il loro disagio psichico, sono stati negli anni rinchiusi in manicomio. Il tutto in date simbolo quali sono il 30esimo anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana e i 100 anni dalla nascita di Franco Basaglia, psichiatra che ha rivoluzionato l’approccio alla malattia psichica. Da qui il focus sulla storia dell’ex ospedale psichiatrico di Aversa e sul patrimonio rappresentato dalla “Maddalena”.

Punto nodale il convegno su “Catapano il riformatore silenzioso. Gli anni 60 e 70 del manicomio di Aversa” per ricordare l’opera dell’ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico. Un’idea sviluppata da Davide Cannata, psicologo e nipote di Catapano, e dallo storico Germano Carotenuto, portavoce dell’associazione “Officina Sud”, che, insieme alla figlia del direttore, Chiara Catapano, erano presenti ieri pomeriggio. Ad aprire i lavori il sindaco di Aversa Francesco Matacena, seguito dal coordinatore del Comitato Don Peppe Diana Salvatore Cuoci, dal direttore della Caritas regionale e diocesana di Aversa don Carmine Schiavone. Interventi anche di Raffaele Carotenuto, referente del presidio Libera Aversa, e Pasquale Gaudino per la fattoria sociale che ha ospitato l’evento. A chiudere i lavori, coordinati dalla giornalista Alessandra Tommasino, lo psichiatra Angelo Righetti, formatosi alla scuola di Basaglia.

Interessantissimo il dopo convegno con la visita guidata alla mostra con la proiezione di un filmato inedito. Gli organizzatori e i discendenti del professor Catapano hanno accompagnato personalmente i visitatori in un tour della mostra, condividendo le loro storie personali e rispondendo alle domande dei partecipanti. La mostra, visitabile sino al 4 luglio dell’anno prossimo, sponsorizzata da Celeste Tours e Graphos, offre ai visitatori una rara opportunità di esplorare fotografie, filmati e documenti inediti che raccontano la vita all’interno dell’ospedale psichiatrico di Aversa negli anni ’60 e ’70. L’intento della mostra non è solo raccontare una storia dimenticata, ma anche far rivivere alcune pagine importanti della comunità di Aversa. «Speriamo – affermano gli organizzatori – che, attraverso questa esposizione, l’ex manicomio possa tornare a vivere come luogo di memoria e riflessione per i cittadini di Aversa. Le foto e i filmati inediti, provenienti direttamente dagli archivi di Catapano, offrono un’esperienza unica ai visitatori».

L’ospedale psichiatrico di Santa Maria Maddalena, fondato nel 1813 per decreto del re di Napoli Gioacchino Murat, è stato il primo ospedale psichiatrico d’Italia e un modello innovativo per la cura della follia. Tuttavia, negli anni 60, le condizioni nell’istituto erano disastrose, caratterizzate da sovraffollamento, abusi e trattamenti disumani. Nel 1967, a seguito di un’indagine del Ministero della Sanità, l’ospedale fu commissariato e il giovane primario Vittorio Donato Catapano fu nominato direttore con il compito di riportare dignità e umanità ai ricoverati. Una degustazione gastronomica e il concerto di Daniele Sanzone degli A’67 hanno chiuso la prima giornata del festival che proseguirà il 13 settembre con tappa a Casapesenna, nel bene confiscato che ospita il caffè letterario Artespressa.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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