Mussolini, arresto: lo storico Michele Russo ripercorre l’evento ricordando la pasta offerta per festeggiare
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Il 25 maggio 2024 ricadeva l’81 anniversario dell’arresto di Mussolini.
Quel giorno di 81 anni fa i fratelli Cervi decisero di festeggiare con tutta la popolazione del paese offrendo loro una pastasciutta che da quel momento fu chiamata antifascista.
«Ma è sempre Aldo che ci dice di far esplodere la contentezza, intanto si vedrà.
E propone: papà, offriamo una pastasciutta a tutto il paese. Bene dico io, almeno la mangia.
E subito all’organizzazione. Prendiamo il formaggio dalla latteria, in conto del burro che Alcide Cervi si impegna a consegnare gratuitamente per un certo tempo: quanto basta.
La farina l’avevamo in casa, altri contadini l’hanno pure data, e sembrava che dicesse màngiami, ora che il fascismo e la tristizia erano andati a ramengo.
Facciamo vari quintali di pastasciutta, insieme alle altre famiglie.
Le donne si mobilitano nelle case, intorno alle caldaie, c’è un grande assaggiare la cottura, e il bollore suonava come una sinfonia.
Ho sentito tanti discorsi sulla fine del fascismo, ma la più bella parlata è stata quella della pastasciutta in bollore».
(Alcide Cervi)
La ricetta è semplice:
“Portare a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola alta. Aggiungere la pasta e cuocere per il tempo di cottura.
Scolare la pasta e passarla in una padella precedentemente riscaldata.
Aggiungere un paio di mestoli di acqua di cottura e girare la pasta in modo che si amalgami.
Togliere dal fuoco e aggiungere burro e parmigiano, continuando a girare.
Eventualmente mantecare ancora con un po’ di acqua di cottura e servire”.
Questa tradizione per chi ama la libertà non può essere ignorata. Quindi antifascisti tutti ai fornelli.
(Michele Russo – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
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