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L’Autonomia differenziata sarà cancellata dalla volontà del popolo che conta, non dalla minoranza che ha mandato al governo la destra forcaiola…

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REFERENDUM

Autonomia, raccolta firme al via: c’è pure Renzi (con De Luca…)

BANCHETTI – Tutti i leader ieri in piazza per il no al ddl Calderoli Schlein sceglie Perugia, Conte fa il volontario a Civitavecchia

DI WANDA MARRA

21 LUGLIO 2024

Giorno di firme, giorno di photo opportunity. Ieri è partita ufficialmente la raccolta per il referendum contro l’Autonomia differenziata. E i leader politici si sono precipitati a farsi immortalare ai banchetti. La scelta della location è un preciso segnale: Elly Schlein (segretaria del Pd) ha scelto Perugia, per lanciare anche la corsa alle regionali umbre, mentre si aspetta il sì di Stefania Proietti, che unirebbe il campo larghissimo. Maurizio Landini (Cgil) è andato al San Filippo Neri a Roma; d’altronde, l’ospedale è luogo particolarmente simbolico: come evidenzia uno studio del Forum Diseguaglianze, infatti, rispetto alla sanità, le regioni settentrionali corrono gli stessi rischi di desertificazione sanitaria di quelle meridionali, quasi tutte estremamente deboli nell’assistenza territoriale. Nella Capitale pure Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (Avs), al mercato di Testaccio e Maria Elena Boschi a Montesacro, come volto di punta presente e soprattutto futuro di Iv; Giuseppe Conte (M5S) ha scelto Civitavecchia, dove si è messo a fare il volontario, raccogliendole le firme.

Insomma, riparte dal no alla riforma Calderoli il tentativo dell’opposizione più o meno unita di dare una spallata a Giorgia Meloni. Tanto che un banchetto l’ha organizzato anche più Europa, a via Cavour. Non solo. Arriva la piattaforma pubblica e gratuita per poter firmare online referendum e proposte di legge d’iniziativa popolare, che nasce da un emendamento a firma Riccardo Magi – votato all’unanimità dalle forze politiche – a un decreto semplificazione del 2021, ma andrà in Gazzetta ufficiale solo ora.

Martedì con la Puglia saliranno a cinque le Regioni che hanno richiesto il referendum, dopo Campania, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna. Nel frattempo, Alessandra Todde sta lavorando al ricorso, con una squadra di costituzionalisti: dovrebbe essere pronto per fine mese.

Non mancano però le polemiche. Perché al Nord non per tutti è facile dire un no netto all’Autonomia differenziata, come dimostra la scelta di un secondo quesito di abrogazione parziale, che mantiene intatto l’impianto della legge, spinto soprattutto da Stefano Bonaccini. La settimana scorsa il segretario provinciale del Pd Trentino, Alessandro Del Ri, ha fatto sapere in un’intervista all’Adige che i dem locali non raccoglieranno le firme perché “non si può essere contrari al concetto di Autonomia”, anche se quella di Calderoli non è una buona legge. Il ministro per gli Affari regionali è arrivato a chiamare il presidente del Trentino, Fugatti, per chiedergli di dissuadere la Todde dal ricorso, con la motivazione che alle Regioni a statuto speciale opporsi non conviene. Ma lei ha risposto picche. Per quel che riguarda i dem, Sara Ferrari, deputata trentina, che non sapeva niente dell’iniziativa di Del Ri, ha convocato una direzione per discutere la posizione ufficiale. Dove dovrebbero andare anche Marco Sarracino o Alessandro Alfieri, che seguono il dossier per il Nazareno.

L’Autonomia è anche occasione di grandi rimescolamenti. Se per la Lega è la battaglia della vita, molti big di FdI sono stati colti nell’atto di rassicurare l’opposizione, sostenendo che la legge non andrà mai a regime. Anche Matteo Renzi coglie la palla al balzo: giovedì andrà a Napoli a raccogliere le firme con Vincenzo De Luca. Alle Europee Iv aveva candidato Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Campania, con il placet dello stesso De Luca. Entrambi hanno una partita da giocare: Renzi deve mettere sul piatto tutto il peso possibile per accreditarsi come gamba centrista del campo larghissimo; De Luca è pronto a tutto, anche a uscire dal Pd, se non spunta una legge che gli consente il terzo mandato. E chissà che Renzi non gli offra una spalla e un posto dove andare.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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