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La proprietà intellettuale e industriale: requisiti, tipologie, tutele, trasferibilità, decadenza di Innocenzo Orlando

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La proprietà intellettuale e industriale: requisiti, tipologie, tutele, trasferibilità, decadenza di Innocenzo Orlando

“L’espressione proprietà industriale comprende marchi ed altri segni distintivi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilità, topografie dei prodotti a semiconduttori, segreti commerciali e nuove varietà vegetali” (art. 1 Codice della proprietà industriale)

Oggi giorno per le piccole e medie imprese riuscire a registrare e, successivamente, proteggere in maniera adeguata i diritti derivanti dai beni di proprietà intellettuale come marchi, disegni industriali, brevetti o modelli d’utilità è molto importante. Tuttavia, soprattutto per quel che riguarda i brevetti o modelli d’utilità, non sempre è facile riuscire a trovare la strategia migliore né tantomeno conoscere quali sono le procedure da seguire per ottenere una protezione adeguata.
All’interno della categoria dei cosiddetti “diritti di proprietà industriale” sono compresi anche il brevetto, il modello di utilità e il disegno.

Il brevetto consiste in una protezione che viene concessa alle invenzioni che rappresentano una soluzione nuova, originale ed innovativa. Attraverso la registrazione del brevetto la legge conferisce al suo titolare un diritto di esclusiva per un periodo limitato di tempo (generalmente 20 anni).

Il modello d’utilità consente al suo titolare di proteggere la forma di un prodotto che sia in grado di dare al prodotto stesso una particolare utilità o comodità di applicazione e/o d’impiego: un esempio di scuola di modello d’utilità è il pallone “Tango” registrato dall’Adidas nel 1978 in occasione dei mondiali di calcio. A differenza del brevetto, con il modello d’utilità si concede un diritto di esclusiva per un periodo di 10 anni.

Il disegno industriale consiste nella protezione della forma di oggetti destinati a una produzione industriale a patto che lo stesso sia nuovo e possegga carattere individuale, ossia non sia simile ad altri disegni simili già presenti sul mercato. La protezione di un disegno registrato è di 5 anni rinnovabili fino ad un massimo di 25 anni.

Per poter essere brevettata un’invenzione deve avere alcuni requisiti: essa, infatti, dev’essere nuova, deve possedere attività inventiva ed avere applicabilità industriale. Vediamo insieme cosa significa ciascuna di queste caratteristiche, tutte necessarie per capire come brevettare un’idea.

Un’invenzione si considera nuova se non è ricompresa nello stato della tecnica al momento del deposito della domanda. Lo stato della tecnica comprende tutto ciò che è stato reso pubblico attraverso una descrizione scritta, orale o attraverso l’utilizzo di qualsiasi altro mezzo di divulgazione (internet, presentazione per fini educativi etc..) prima della data di deposito della domanda di brevetto. Va ricordato che viene considerata divulgazione anche quella effettuata dallo stesso inventore.

Perché ci sia attività inventiva è necessario che l’invenzione, al momento della presentazione della domanda, non sia ovvia o evidente per un esperto del settore di riferimento.

Per rispettare il terzo requisito, quello dell’applicabilità industriale, l’invenzione deve essere atta ad avere applicazione industriale ossia deve poter essere utilizzata in uno qualsiasi dei settori dell’industria, compreso l’agricoltura.

Proprio per assicurarsi che l’invenzione sia effettivamente nuova è sempre consigliabile, prima di presentare una domanda, effettuare una ricerca di anteriorità per i brevetti che ci consenta di verificare qual è lo stato della tecnica. Attraverso la ricerca di anteriorità, infatti, è possibile verificare se ci sono altre invenzioni simili alla nostra che sono state già brevettate, risparmiando così soldi e tempo in ricerca e sviluppo di un’idea che non potrà mai essere brevettata. Una ricerca di anteriorità è una verifica volta a rintracciare qualunque tipologia di documentazione brevettuali o meno (brochure, manuali, pagine internet, public prior use etc.) pubblicamente divulgata prima di una certa data, ad esempio prima della data di deposito di una domanda di brevetto o della sua priorità, relativamente ad un certo argomento tecnico.

Una ricerca di anteriorità è spesso volta a rintracciare documenti in grado di invalidare un brevetto di terzi oppure è volta a rintracciare documenti per verificare la sussistenza dei requisiti di brevettabilità (novità ed attività inventiva) di un’invenzione che si intende tutelare con il deposito di una domanda di brevetto. In quest’ultimo caso è una ricerca preventiva all’attività di brevettazione.

Le ricerche di anteriorità possono essere svolte
attraverso banche dati specialistiche, ovvero sono comunemente svolte dagli esaminatori degli uffici brevetti durante le procedure di esame delle domande di brevetto.

Le ricerche che il nostro team svolge sono ad esempio:

Ricerche per argomento: volte a rintracciare le privative pubbliche relative ad un determinato argomento tecnico, ad esempio per verificare se una soluzione tecnica sia nuova ed inventiva (requisiti di brevettabilità) prima di procedere al deposito di una domanda di brevetto, oppure per invalidare una privativa brevettuale di terzi dimostrandone la mancanza dei requisiti al momento del deposito.

Ricerche nominative: volte a verificare le privative brevettuali a nome di una determinata persona fisica o giuridica, ad esempio per verificare se un particolare prodotto commercializzato da una società sia o meno tutelato da privative brevettuali o per servizi di sorveglianza dei depositi della concorrenza.

Registrare un brevetto, dunque, prevede tutta una serie di procedure e accorgimenti tecnici particolarmente complessi ed articolati. Proprio per questo motivo affidarsi ad un team esperto nell’Intellectual Property, forte di un’equipe di professionisti specializzati nei diversi settori, è sicuramente una scelta vincente, soprattutto se si considera il fatto che, nel mondo dei brevetti, commettere errori può comportare la perdita di ingenti somme di denaro che possono essere di vitale importanza per la vita di un’azienda.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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