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Attentato a Trump, il mistero Crooks: un “bravo ragazzo” col fucile d’assalto LE INDAGINI – Vent’anni, diploma in matematica, fedina immacolata: le contraddizioni nel profilo dell’attentatore già scatenano i complottisti DI LEONARDO COEN  15 LUGLIO 2024

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IL KILLER

Attentato a Trump, il mistero Crooks: un “bravo ragazzo” col fucile d’assalto

LE INDAGINI – Vent’anni, diploma in matematica, fedina immacolata: le contraddizioni nel profilo dell’attentatore già scatenano i complottisti

DI LEONARDO COEN 
15 LUGLIO 2024

Domenica 14 luglio, il giorno dopo il tentativo di uccidere Trump. Zoom su Milford Drive, a Bethel Park, sobborgo residenziale nell’hinterland di Pittsburgh, Pennsylvania. Quartiere tranquillo, anonimo, messo a soqquadro da polizia e federali che stanno perquisendo ogni centimetro quadrato della casa di Thomas Matthew Crooks, il ventenne attentatore: “Qui la polizia non viene mai”, assicura un vicino interpellato dalla Cbs mentre un altro manifesta sorpresa: “Strano! Mai avuto problemi con le nostre armi!”.

La strada è isolata, gli abitanti sfollati “per ragioni di sicurezza”. L’Fbi ha già scoperto dei “sistemi esplosivi” nell’auto di Thomas, parcheggiata vicino alla fiera agricola di Butler, dove si teneva il comizio dell’ex presidente. Il ragazzo, ucciso dai cecchini dei servizi segreti (così c’era scritto sulle loro tute nere), indossava una t-shirt da 23,95 dollari col logo del Demolition Ranch, canale YouTube che presenta armi ed esplosivi e manifesta simpatie National Rifle Association, a cui lui era iscritto. Nel setacciare abitazione e garage dei Crooks si trova altro esplosivo. L’Fbi ha appurato che è stato il padre di Thomas ad acquistare l’AR-15, il fucile semiautomatico usato per sparare a Trump. Paradosso: l’arma è l’icona dei repubblicani che hanno bloccato la proposta democratica di vietarne la vendita…

Di Thomas, ormai, si sa tutto. In realtà, ben poco. A 17 anni ha donato 15 dollari al liberale Progressive Turnant Project vicino ad ActBlue, comitato d’azione politica che raccoglie fondi per candidati democratici di sinistra. Nel 2022 si è diplomato in matematica alla Bethel Park High School, ottenendo uno dei 20 premi da 500 dollari della National Math and Science Initiative. Della cerimonia c’è un video diventato virale: l’occhialuto Crooks indossa la toga dei diplomandi, l’aria da secchione più che da killer. L’anno dopo s’iscrive alle liste elettorali dei repubblicani. Fedina penale immacolata.

Eppure la t-shirt racconta ben altro, un alter ego che solo le analisi dei profiler Fbi potranno smascherare: lupo solitario o addestrato? Com’è diventato un assassino? Com’è riuscito ad eludere l’apparato di sicurezza (75 agenti federali e dei servizi) e piazzarsi indisturbato sul tetto di un hangar a nemmeno 150 metri da Trump, con tanto di pantaloni kaki da guerrigliero, strisciando col fucile, senza essere intercettato? Un supporter di Trump ha detto d’essersi accorto del tizio sul tetto col fucile, d’aver avvertito la polizia ma nessuno ha “bonificato”.

Siamo al ritorno dei misteri, al rilancio del complottismo, veleno della politica americana. Si va dalla cospirazione del “Deep State” a quella degli “Antifa”, dall’interferenza del Cremlino a quella di Kiev. Il web ribolle, radio e tv locali ospitano discussioni su chi avrebbe guadagnato dall’ammazzare Trump e destabilizzare gli Usa: “I nemici della nostra democrazia”. Quelli fuori. E quelli dentro. Forse il mistero è generazionale. I coetanei di Crooks sono cresciuti in un’America piegata dal crac di Wall Street e dalla crisi successiva; poi, la turbolenta presidenza Trump, il Covid, l’assalto al Congresso, l’attuale caos politico. Anche un ragazzo di successo scolastico come Thomas accumula pessimismo, frustrazione. I siti che ha spesso consultato presentano gli Usa come una nazione fratturata, prossima alla guerra civile. Con le università, specie californiane, covi di estremisti di sinistra, di pontefici del woke e politically correct che sputano sull’America “bianca” perché ipocrita, “malvagia” perché arma Israele, le radici intrise di razzismo e schiavismo. La realtà che circonda Crooks è quella di centri industriali in declino, come la vicina Pittsburgh. Di regioni rurali attanagliate dalla miseria: gli appalachiani “Hill Billy” che sopravvivono di sussidi nelle roulotte. Il risentimento di chi si sente tradito dai politici è diffuso nella Rete. I “red necks”, poveri e ignoranti dal collo rosso per i lavoracci all’aperto, sono pronti a imbracciare le armi per difendere la nazione. Quale America “profonda” ha armato la mano di Thomas?

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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