Bagnoli ritrovata
Bagnoli sarà risanata così da non rappresentare più un pericolo per la salute dei napoletani?
di Antonio Vitale
Bagnoli è un quartiere dell’area occidentale di Napoli, che, insieme con Fuorigrotta, costituisce la X Municipalità del capoluogo campano.
Luoghi con una vocazione turistica e agricola, oltretutto presentano resti archeologici che attestano la stratificazione di culture diverse, ma una insensata politica industriale ne ha segnato la bellezza paesaggistica e il valore turistico.
Le tante industrie che vi erano insediate da più di un secolo sono state gradualmente dismesse. Le dismissioni più recenti sono avvenute tra gli anni ’80 e la fine XXI secolo.
È da allora che si attende il risanamento, la rigenerazione e la riqualificazione. Nonostante siano stati spesi milioni di euro, finora è stato fatto ben poco e rimane un’area che presenta altissimi livelli di inquinamento da amianto, particelle cancerogene e metalli pesanti.
Il progetto di bonifica e riqualificazione urbana dell’area #RilancioBagnoli, affidato a Invitalia nel 2020, sta procedendo attraverso le diverse fasi di bonifica nell’ex area industriale. Una volta completato, dovrebbe essere un tassello importante per lo sviluppo della Città ma soprattutto per la salute dei napoletani.
Dopo tanti anni dalla chiusura degli stabilimenti presenti dagli anni ‘60 nella zona, purtroppo, ci sono ancora tanti punti oscuri riguardo la bonifica delle aree interessate.
Dietro di sé le industrie non hanno lasciato solo macerie, ma, soprattutto, il grave problema dello smaltimento dei residui di amianto dalla lavorazione dei prodotti Eternit e Cementir, nonché delle colate delle scorie di materiali ferrosi dell’Italsider. Ci sono ancora molti dubbi sulla effettiva concretizzazione del progetto.
Le aree di Bagnoli e Coroglio, interessate dal problema, potrebbero essere un volano per il turismo balneare e diportuale per la città di Napoli. Nonostante i pericoli,si continua a andare in spiaggia e a tuffarsi in mare.
Le scorie dei prodotti industriali in questione hanno provocato un alto numero di patologie e conseguenti decessi per asbestosi e successivo epitelioma polmonare conseguenti alle inalazioni delle polveri di amianto nei lavoratori del settore ma anche dei parenti e dei residenti in zona.
Abbiamo raccolto due testimonianze molto toccanti da parte di bagnolesi che hanno perso familiari a causa di queste patologie.
- Mi chiamo Enza, il mio papà è morto di una neoplasia dovuta all’asbestosi, malattia causata dall’esposizione all’amianto. Ricerche epidemiologiche dimostrano che dopo anni di decesso si sono ritrovate nei polmoni delle vittime tracce di fibre di amianto. Negli anni mi sono sempre chiesta: Ma questa malattia quanto è prevista e prevedibile? Ovviamente non lo sapremo mai, ma la cosa che so per certo è che il mio papà è morto con la consapevolezza di sapere qual era il suo male, impotente, non poter fare niente e il dolore di doverci lasciare.Alcune vedove ai tempi intrapresero le vie legali e fu riconosciuto un risarcimento. Ma forse questo è stato ancora peggio, perché torna al mittente che qualcuno era responsabile. Mentre scrivo queste poche righe, il mio foglio è bagnato dalle mie lacrime. Lacrime che nessuno potrà mai asciugare.(Enza Padulano, figlia di Raffaele Padulano, vittima Eternit).
- Ricordo mio padre in un letto d’ ospedale, così debilitato, indifeso, ma con la speranza di guarire presto. Non sapeva che, quel mostro chiamato mesotelioma, contratto all’Eternit, lo stava divorando, giorno dopo giorno, accompagnandolo alla morte. Chiesi a Dio che è l’Onnipotente di fare un miracolo per lui, ma le mie preghiere furono vane: esalò l’ ultimo respiro il 5 agosto del 1999 dopo atroci sofferenze. E come lui migliaia di vittime che, negli anni, hanno avuto la stessa sorte. Operai che, per sfamare le loro famiglie, ignari della pericolosità dell’amianto hanno perso la vita nella fabbrica della morte. (Susy Carratore, figlia di Raffaele, vittima Eternit)
Questa breve storia dell’evoluzione negativa di Bagnoli vuole essere un pressante sollecito alle istituzioni competenti per un supporto concreto. Tutti i cittadini di Bagnoli si uniscono a questo accorato appello.
Fai clic qui per vedere lo slideshow.
L’articolo Bagnoli ritrovata proviene da Lo Speakers Corner.
(Fonte: LoSpeakersCorner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)