MORTE DELL’OPERAIO NELLA REGGIA: AUTOPSIA FISSATA PER OGGI
MORTE DELL’OPERAIO NELLA REGGIA: AUTOPSIA FISSATA PER VENERDI. SI PROPENDE PER UN MALORE MA L’ESAME AUTOPTICO SERVIRA’ ALLA PROCURA PER AVERE ELEMENTI SULL’EVENTUALE PROSIEGUO DELL’INDAGINI. IN MANO AGLI INQUIRENTI ANCHE UN VIDEO.
Biagio Salvati (Il Mattino)
– – Sarà l’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – fissata per venerdì prossimo presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta – a dare un primo indirizzo sulla morte di Aniello M., detto Nello, l’operaio originario del Napoletano di 49 anni deceduto lunedì scorso mentre eseguiva dei lavori di facchinaggio nella Reggia di Caserta. L’esame autoptico potrebbe fornire elementi circa una eventuale connessione tra la fatica e l’arresto cardiaco. In mano agli inquirenti ci sarebbe anche un filmato che mostra l’uomo colto da malore mentre era fermo e si accingeva a trasportare una lastra di vetro di non elevato peso nell’ambito dei lavori di disallestimento di una delle tre postazioni date in concessione dalla direzione della Reggia di Caserta, ospitante il Campania Beer Event promosso dalla Regione Campania. Al momento, la Procura sammaritana guidata dal magistrato Pier Paolo Bruni con il procuratore aggiunto Carmine Renzulli, svolge una funzione di filtro per decidere successivamente, sulla base dell’esito dell’autopsia e di altri elementi investigativi, se archiviare la tragedia come morte dovuta ad un malore (a quanto pare l’ipotesi al momento più accreditata) o individuare presunti responsabili. Nello lavorava per una ditta con sede a Napoli che si occupa di allestimenti, la Planet Stand Creations che pure si è stratta attorno al dolore dei familiari dell’operaio così come tutte le sigle sindacali, la direzione della Reggia, e l’organizzazione dell’evento per conto della Regione. L’evento è stato poi completamente annullato dopo primo annuncio del Campania Beer che avvisava, via social, di una sospensione dovuta all’allerta meteo su indicazione della Regione Campania. Poi il rimpallo e le precisazioni dovute a un difetto di comunicazione tra i fornitori del servizio (la Knowledge for Business) e gli interlocutori in Regione, con la rettifica ed un nuovo post in cui si partecipava al dolore dei familiari di Nello. Il caso è stato stigmatizzato da tutte le sigle sindacali (Rsu-Cgil, Uil, Flp e le segreterie sindacali della Reggia di Caserta) oltre ad un presidio nel pomeriggio del 2 luglio organizzato all’esterno della Reggia da Usb Pubblico Impiego e Federazione Campana. Va detto che i soccorsi sono stati immediati con l’intervento dei medici del 118 che hanno effettuato il massaggio cardiaco ma non c’è stato nulla da fare. In molti, tra le interazioni in rete che si sono susseguite con commenti pubblicati a corredo del post della Reggia e dell’organizzazione, hanno fatto notare l’assenza di defibrillatori a Palazzo Reale, a parte uno donato qualche anno fa che si trova in uno slargo vicino all’ingresso del Parco su corso Giannone. I sindacati di Usb Pubblico Impiego, appena dopo il tragico evento avvenuto intorno alle 19 di lunedì, avevano lanciato l’allarme sulle morti sul lavoro parlando di un particolare sforzo dell’operaio nel salire più volte, con pesi addosso, i 117 gradini dello scalone reale chiedendo la sospensione dell’evento. In questo caso da notare anche l’assenza di un montacarichi. Nella sala Romanelli della Reggia si era svolto un convegno collegato all’evento del Campania Beer con relativo ricevimento. L’ultimo incidente sul lavoro risale a tre anni fa, quando nel Parco morì un operaio di origine straniera – lavorante per un’impresa esterna – a causa di un ramo che si spezzò cadendogli addosso provocandogli un serio trauma cranico.
FONTE:
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)