LA DDA INTERROMPE LA COLLABORAZIONE CON SANDOKAN
La Dda di Napoli ha deciso di interrompere la collaborazione con Francesco “Sandokan” Schiavone, capoclan dei Casalesi, avviata lo scorso marzo. La valutazione complessiva delle dichiarazioni del boss casalese è risultata negativa, con molte omissioni e affermazioni discordanti rispetto ai riscontri oggettivi.
I magistrati antimafia hanno trovato le dichiarazioni di Sandokan poco utili. Durante i colloqui, il boss è apparso lucido solo a tratti, preciso su alcuni fatti e persone, ma discordante e talvolta confuso su altri. Su efferati delitti o partecipazioni criminali, dove altri collaboratori di giustizia avevano fornito dichiarazioni anche auto accusatorie, Sandokan li ha definiti bugiardi.
La Dda ha concluso che il lungo periodo trascorso in regime di 41 bis, ininterrotto per 26 anni, ha compromesso la caratura del boss, rendendo le sue dichiarazioni non completamente sincere. I sostituti procuratori, che hanno interrogato il capoclan con cadenza bisettimanale, hanno tirato le somme e considerato la collaborazione insoddisfacente.
Di conseguenza, Sandokan è stato rispedito in carcere, di nuovo in regime di 41 bis, da circa una settimana. Questa decisione sottolinea le difficoltà e le complessità nel valutare la credibilità e l’affidabilità dei collaboratori di giustizia, soprattutto quando si tratta di figure di spicco della criminalità organizzata come Francesco Schiavone.
L’articolo LA DDA INTERROMPE LA COLLABORAZIONE CON SANDOKAN proviene da BelvedereNews.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)