Sodalizi che si contendono le manifestazioni, urge un coordinamento intercomunale: ritorno a ‘Touta Olotron’?
Condivido con piacere la precisazione fatta dalla presidentessa dell’associazione Sagra della Panorra Aps di Amorosi in merito alla presa di distanza dalla manifestazione organizzata dalla Proloco di Amorosi “Sagra della Panorra Amorosina” per i giorni 28 giugno – 1 luglio, senza con questo entrare nel merito della scelta fatta dalla Pro loco, ma approfittandone per fare una riflessione più generale sulla necessità di un raccordo tra le associazioni locali, non solo di Amorosi, per evitare spiacevoli sovrapposizioni e dare trasparenza all’utenza che poi è il “cliente finale” delle manifestazioni.
Premesso che seguo da anni l’associazione Sagra della Panorra Aps, che è nata proprio per preservare e promuovere questo prodotto tipico locale, facendolo con serietà, impegno e dedizione, e questo senza voler criticare la Pro loco di Amorosi, sia ben chiaro.
Ciò che mi colpisce in questo ed altri casi accaduti in luoghi vicini è il riproporre temi che altri curano quando si potrebbero sviluppare altre idee per fornire all’utenza un’offerta variegata. Non è il primo né sarà l’ultimo caso.
Ricordo ad esempio di recente il tour delle antiche masserie organizzato in più occasioni dalla Proloco Raiano e poi riproposto dall’Archeoclub locale o le Passeggiate Caiatine organizzate dall’Associazione Storica del Caiatino e riproposte dall’Associazione Culturale Giovanni Marcuccio Aps a Caiazzo.
E tutto questo non per criticare l’operato benemerito di ciascuna associazione, sottolineo, ma per evidenziare come in assenza di una programmazione comune tra le associazioni di un luogo, capitano queste cose che, viste da fuori, non sono piacevoli.
Il nocciolo sta proprio lì: avere un raccordo che, dove c’è, evidentemente non funziona bene e va migliorato.
E su questo mi sento di fare un’affermazione forte rivolta a tutte le associazioni: ricordatevi che non operate per voi e per il vostro apparire ma fornite un servizio di volontario all’utenza. Operate per il bene comune.
E chi opera per il bene comune deve farlo a tutto tondo altrimenti sono energie spese invano perché è vero che l’utenza vuole divertirsi ma è anche in grado di discernere.
Concludendo invito le amministrazioni comunali a istituire o migliorare il coordinamento delle associazioni per rendere migliore e variegata l’offerta.
Questo a vantaggio del bene comune.
Non per niente anni adietro proprio su iniziativa delle associazioni “Pro Loco”, in primis di Ruviano e Caiazzo, nacque il coordiamento “Touta Olotron” all’espresso fine di evitare manifestazioni contemporanee nei vari comuni aderenti, ma gradualmente col tempo tutto è finito a “tarallucci e vino”: occasione propizia per invocare una svolta?
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