UOMO UCCISO NELLA FAIDA DI CAMORRA
Nella giornata del 25 giugno 2024, la terza sezione della Corte di Appello di Napoli ha emesso una sentenza importante nell’ambito del processo per l’omicidio dell’imbianchino Domenico Zippo, avvenuto a Casal di Principe nel 1997. Il tribunale ha assolto Aniello Bidognetti, figlio del noto capoclan Cicciotto e’ mezzanotte, confermando al contempo la condanna a 30 anni di reclusione per Giuseppe Dell’Aversano.
Il caso aveva già visto una prima sentenza da parte del gup Fabio Provvisier del tribunale di Napoli, che aveva inflitto a Dell’Aversano la pena di 30 anni di carcere tramite rito abbreviato. Tuttavia, l’assoluzione di Aniello Bidognetti da parte della Corte di Appello, che lo ha ritenuto non colpevole, rappresenta una svolta significativa nel processo.
Domenico Zippo, la vittima, fu ucciso in pieno giorno mentre passeggiava nel centralissimo corso Umberto a Casal di Principe. L’omicidio avvenne nell’ambito della sanguinosa faida tra i clan Schiavone e Bidognetti. Zippo fu avvicinato dai killer e colpito mortalmente con tre colpi di arma da fuoco al petto.
Tra gli imputati del delitto, oltre a Dell’Aversano, figurano anche Giuseppe Setola e Raffaele Bidognetti, l’altro figlio del capoclan. Setola è stato condannato a 30 anni di carcere, mentre Raffaele Bidognetti ha ricevuto una pena di 12 anni.
Nel processo, la difesa è stata rappresentata dagli avvocati Emilio Martino per Aniello Bidognetti e Paolo Caterino per Giuseppe Dell’Aversano. La sentenza di appello, quindi, ribalta parzialmente quella di primo grado, assolvendo uno degli imputati principali e confermando la colpevolezza dell’altro.
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