Elezioni amministrative, ballottaggi: Meloni crolla nelle città e La Russa vuole cambiare il doppio turno
Ballottaggi, Meloni crolla nelle città e La Russa vuole cambiare il doppio turno.
FLOP FDI&C. – Male in tutti i capoluoghi di Regione e il presidente del Senato sbotta: “Questa legge elettorale è inaccettabile”
La lettura è piuttosto forzata. Il centrosinistra tiene le sue due roccaforti Firenze – grazie alla dem Sara Funaro che va oltre il 60 per cento contro Eike Schmidt – e Bari, dove Vito Leccese spazza via le polemiche per le inchieste giudiziarie sul Pd locale vincendo di 40 punti contro il leghista Fabio Romito. La vittoria più significativa è quella di Perugia con Vittoria Ferdinandi, dopo 10 anni di amministrazione di destra. Altro capoluogo strappato dai dem è Potenza, con una clamorosa rimonta di Vincenzo Telasca (64 per cento) contro Francesco Fanelli. Passa al Pd anche Campobasso, dove prima governavano i 5 Stelle: Marialuisa Forte ce la fa per un pelo contro la destra di Aldo De Benedittis. Con Cagliari, capoluogo conquistato al primo turno con Massimo Zedda, il centrosinistra fa dunque en plein, 6 Capoluoghi sui 6 (Bari, Firenze e Perugia sono in Regioni che andranno presto al voto).
Per la destra va un po’ meglio in provincia: tiene Vercelli e Urbino, strappando alla sinistra Lecce, Rovigo e Caltanissetta. FdI e alleati però cedono Vibo Valentia, mentre a Verbania e Avellino trionfano Giandomenico Albertella e Laura Nargi, due civici. Il conto è presto fatto: ai ballottaggi il centrosinistra vince in 7 città capoluogo, la destra in 5 e i civici in due. Se si considera anche il primo turno, la destra passa da 13 sindaci a 10, i 5S ne perdono 2 e il centrosinistra (in alcuni casi incluso il Movimento) passa da 14 a 17, fermi restando i due civici. Youtrend calcola che nei 224 Comuni con più di 15 mila residenti, Pd e alleati hanno guadagnato 11 sindaci e la destra 2 a scapito dei civici.
Il dato politico, dunque, fa registrare nella prima sfida alle Amministrative tra Schlein e Meloni una netta vittoria della prima. Che ieri chiama tutti, vincitori e sconfitti. E peraltro, porta a casa successi di segno opposto: il modello Firenze, nel quale il Pd targato Dario Nardella al primo turno è andato da solo; il modello Bari, dove vince il candidato di Antonio Decaro, nonostante lo strappo di Giuseppe Conte e il tentativo – come rivendicano nel Pd – di seppellire il partito sotto la questione morale; il modello Perugia, con il civismo della neo eletta Sindaca, appoggiata da tutti. E allora, la segretaria rilancia il “campo progressista”, quello delle forze alternative al centrodestra che “il Pd riesce a mettere insieme”. E mentre ancora una volta nei dem hanno vinto tutti, l’alleanza a trazione giallorosa, almeno per un giorno, finisce sullo sfondo.
(DI LORENZO GIARELLI E WANDA MARRA – Fonti: Fatto Quitidiani -Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)