Il napoletano-viterbese Daniele Longobardi a Trento è tra i vincitori dell’ottava edizione “Premio Giuseppe Melchionna”
Daniele Longobardi, originario di Napoli, ove venne alla luce nel 1984, docente di ruolo di Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Scientifico Statale “Antonio Meucci” di Ronciglione (VT), con interessi e competenze in diversi settori: arte, architettura, scultura, grafica, design, fotografia, è tra i vincitori dell’ottava edizione del “Premio Giuseppe Melchionna” 2024, strutturato in tre sezioni: Poesia, Racconto e Fotografia. Il concorso, aperto a tutti i residenti sul territorio nazionale e ai cittadini italiani residenti all’estero, è stato organizzato dall’Associazione PRODIGIO che si è avvalsa del patrocinio di Regione Trentino Alto-Adige, Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento e del supporto della circoscrizione Oltrefersina, Vita Trentina e delle Casse Rurali Trentine, in memoria del fondatore Giuseppe Melchionna, scomparso nel 2016 dopo una vita spesa per l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità. Questi rimase tetraplegico nel 1979, appena conseguito il diploma di maturità, a causa di un fatale e rovinoso incidente stradale.
È doveroso socializzare il ricco e interessante curriculum del prof. Longobardi per quanto attiene la partecipazione ai concorsi: Workshop creativo – Lubec Creathon 2015: Capitale culturale e capitale umano. L’innovazione al servizio della cultura, Lucca, Complesso San Frediano, 8-9 ottobre 2015, 2° classificato; Grafica – Logo celebrativo dei 50 anni di attività di Sertec, Loranzè (TO), sede Sertec, 2 settembre 2018, 3° classificato; Fotografia – Obiettivo accessibilità, Roma, Casa dell’Architettura – Acquario Romano, 3-7 dicembre 2018, 2° classificato e Libera l’arte 2023, Manini, Assisi, 2 dicembre 2023, 1° classificato con l’opera fotografica dal suggestivo titolo “Acqua è vita” e lo scatto mostra un bambino che gioca tra gli zampilli d’acqua di una fontana a pavimento, la posizione che assume durante il gioco è raccolta, quasi fetale e ricorda metaforicamente che l’acqua è vita.
Le opere pervenute per l’ottava edizione del “Premio Giuseppe Melchionna”, oltre un centinaio, da tutta Italia e tutte ispirate alla diffusione e all’implementazione del nobile ideale dell’inclusione e della necessità di fare “rumore” in presenza di ingiustizie conclamate, sono state esaminate dalla giuria composta dal giornalista, sociologo e direttore di Vita Trentina, Diego Andreatta; dal giornalista e cantautore Federico Oselini; dal docente di giornalismo e comunicazione, già caporedattore RAI di Trento, Giorgio Lunelli e da Flavia Castelli, interessata all’ambito sociale.
Le opere ritenute meritevoli di premiazione sono state omaggiate con buoni acquisti libri. I vincitori e i finalisti di ogni sezione sono stati premiati con l’inserimento della propria opera in un’antologia cartacea e con una stampa del vignettista Maurizio Menestrina, educatore Anffas e ideatore del “pesce grazie”.
Il professore Longobardi, in totale assonanza con le sue riconosciute e apprezzate attitudini e inclinazioni, ha partecipato per la sezione “Fotografia” classificandosi al 2° posto con l’opera “Scrivo con le mani legate ma preferisco questa condizione a saper incatenata la mia libertà” e la giuria esaminatrice ha formulato la seguente lusinghiera motivazione “La parola come concetto intimamente legato alla libertà, evocato in modo originale e coinvolgente”.
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