Grave incendio a Napoli, ma contemporaneamente ad Aversa e Giugliano
Un incendio di vaste dimensioni è divampato nel pomeriggio a Napoli, sulla collina dei Camaldoli che sovrasta il raccordo perimetrale di Soccavo-Pianura.
In un’area ricca di vegetazione, il fuoco non ha avuto difficoltà ad espandersi, arrivando al lambire Fuorigrotta, mentre cenere nera volava sulla città.
La zona boschiva ha reso difficile far arrivare le autobotti dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio, per cui si sono dovuti impiegare i canadair, aerei antincendi per circoscrivere le fiamme e non farle arrivare alle case in fondo alla collina. Per portare a termine tali operazioni è stato necessario disattivare i cavi elettrici aerei che passano per la zona, questo è stato il motivo per cui Fuorigrotta è rimasta all’oscuro, priva di corrente elettrica.
Sul posto sono giunti il prefetto di Napoli, Michele di Bari, il comandante della polizia locale, Ciro Esposito, mentre il consigliere della quinta municipalità, Rino Nasti, si è recato presso il convento dell’Eremo dei Camaldoli per assicurare alle suore il suo sostegno.
La procura di Napoli, nella persona di Nicola Gratteri, potrebbe aprire un’indagine sul fatto in questione.
Le fiamme, allo stato attuale, sono state arginate dai pompieri, che tuttavia ancora sono impegnati nel sedare piccoli focolai.
Nelle stesse ore un altro grave incendio è scoppiato tra i comuni di Giugliano in Campania e Aversa, tra le province di Napoli e Caserta.
La densa coltre di fumo nero è stata subito visibile da chilometri di distanza, anche da Napoli.
Il fuoco è divampato in un deposito di materiale edile di Aversa, in viale Europa.
In pochi minuti il fumo ha reso l’aria irrespirabile, per cui gli abitanti della zona hanno serrato balconi e finestre, barricandosi in casa, nonostante il caldo.
Le fiamme hanno colpito anche due appartamenti siti nelle vicinanze del deposito.
Sul posto sono giunte 6 squadre di vigili del fuoco, provenienti dalla centrale del comando, dal distaccamento di Aversa e di Marcianise, nonché dai comandi di Napoli, Benevento e Avellino.
Per spegnere le fiamme sono state necessarie tre autobotti che dal comando di Caserta e un’altra dal comando di Benevento. Impiegati anche un carro auto protettori e un mezzo aereo portuale del comando di Salerno.
La polizia giudiziaria ha iniziato un’inchiesta per stabilire le cause dell’accaduto.
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