Caserta. ‘Inganni e potere’: va forte il saggio sul ‘gaslighting’ scritto da soci del ‘Collettivo Paula’
La manipolazione psicologica nelle relazioni interpersonali, nel cinema, nella letteratura, nella politica.
Presentato, in anteprima, al Salone internazionale del libro di Torino, è già nelle librerie e nei bookshop on line “Inganni e potere. Il gaslighting”, saggio antologico curato da Claudio Lombardi e Rita Raucci e scritto con Maria Giovanna Petrillo e Stefania Sparaco; la consulenza editoriale è di Paolo Mazzarella.
Pubblicata dalle Edizioni Spartaco (pagg. 252, 18 euro), l’opera condensa in un testo dal taglio divulgativo anni di ricerche sul gaslighting, “raffinata” forma di violenza psicologica, inquadrandolo nelle relazioni interpersonali, nel cinema, nella letteratura e nella politica.
“Superare la dimensione discorsiva del gaslighting per […] riconoscerne le dinamiche, comprenderne le conseguenze e adottare misure per contrastarlo appare un compito collettivo prioritario”, scrive, in prefazione, il professor Francesco Eriberto d’Ippolito, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
L’obiettivo degli autori, membri del “Collettivo Paula”, è di fornire alle lettrici e ai lettori una panoramica su un argomento complesso e sfaccettato, presentandolo da varie prospettive e con diversi punti di vista.
Il saggio offre una chiave interpretativa che ingloba cultura patriarcale e stereotipi, bias cognitivi e dittatura degli algoritmi, fake news e intelligenza artificiale; propone analisi e riflessioni originali; incoraggia a porsi domande rispetto a un fenomeno non incardinato in una definizione rigida e condivisa.
“Sebbene si tenda ancora a ridurlo a un ‘problema di coppia’ – affermano Lombardi e Raucci –, il gaslighting può manifestarsi in ogni situazione in cui siano riconoscibili asimmetrie di potere o di status, come nella politica e nell’economia, e in ogni forma di dominanza sociale che produca ripercussioni negative sull’autostima, tali da minare la capacità di giudizio e la salute mentale delle vittime.
Indagando a fondo il gaslighting, forse, saremo in grado di capire meglio il nesso tra le macro e le micro prevaricazioni, dentro e fuori le mura domestiche, e potremo elaborare nuove strategie di prevenzione.
Non basta, però – precisano i curatori –, una menzogna per urlare alla violenza psicologica, né ogni tentativo di persuasione sfocia nella manipolazione e nel controllo; l’eccessiva estensione di un termine dall’accezione così negativa nasconde il pericolo di includere e di considerare intollerabili dinamiche che, invece, sono piuttosto normali. Insomma, bisogna essere cauti”.
A ottant’anni dall’uscita di “Angoscia” di George Cukor, film spesso citato quando si parla di gaslighting, il saggio è stato ispirato dai lavori preparatori del cortometraggio “Io vivo per te”, di cui Rita Raucci è ideatrice, interprete e, con Claudio Lombardi e Paolo Mazzarella, sceneggiatrice.
Lo short film, diretto da Gaetano Ippolito, ha ottenuto premi e apprezzamenti in Italia e all’estero ed è visibile utilizzando il QR Code presente all’interno del libro.
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