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Da Palermo a Riesi gli appuntamenti per sabato 15 delle ‘Giornate europee dell’Archeologia’

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Continuano le manifestazioni di BCsicilia nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia”: sabato 15 Giugno 2024 sono previste otto iniziative: a Riesi, Palazzolo Acreide, Agira, Cefalù, Monreale e Palermo.

Alle ore 4,45 a Riesi appuntamento per ammirare l’Alba solstiziale alle “Forche di Castellazzo” (nella foto), mentre alle ore 9,00 prende il via a Palazzolo Acreide la visita guidata alle Concerie e alla Necropoli tardo antica di Fontanasecca. Nella stessa ora a Riesi è prevista la visita guidata alle grotte preistoriche del nucleo urbano, mentre alle 10,00 ad Agira, inizia la visita alla Grotta di San Filippo, un ipogeo tardoromano trasformato in luogo di preghiera.

Contemporaneamente a Cefalù prende il via la passeggiata archeologica lungo le mura megalitiche.

Nel pomeriggio, alle ore 17,30, a Monreale, si parlerà dei Calendari astronomici in Sicilia: gli inizi di un’avventura scientifica,  mentre alle ore 18,00 a Palermo si terrà la conferenza dal titolo “A difesa della città: le fortificazioni dal IX al XIX secolo”. Infine a Riesi alle ore 19,30 è prevista la presentazione del libro: “Battaglia di Drepana. Battaglia delle Egadi” di Francesco Torre.

Ecco in dettaglio gli otto appuntamenti.

Riesi

Riesi: Alba solstiziale alle “Forche di Castellazzo”

Sabato 15 Giugno 2024 – ore 4,45;

Appuntamento: Car Wash bivio Chiolo Strada Statale 190 – Riesi – Lat. = 37.27725  Long. = 14.09621;

Per informazioni: Tel. 338.3841409 – Email: riesi@bcsicilia.it:

Presentazione di Maria Catena Sanfilippo, Presidente BCsicilia sede di Riesi.

Le Forche di Castellazzo si trovano a circa 3 Km est dall’attuale abitato di Riesi. Il sito si presenta come un rilievo con tre piani concentrici di differenti dimensioni. Sul piano più alto sono presenti due speroni di roccia, alti circa 10 m. e distanti circa 6 m. Storici locali, sulla base delle fonti hanno ipotizzato la presenza di un fortilizio arabo distrutto dai Normanni. Recenti studi hanno riscontrato l’orientamento astronomico del sito secondo l’alba e il tramonto solstiziale e la presenza di un dolmen con aperture geo-orientate. Saranno presenti il geoarcheologo Francesco Torre esperto in preistoria e lo storico Claudio D’Angelo.

Palazzolo Acreide

Visita guidata: Le Concerie e la Necropoli tardo antica di Fontanasecca

Sabato 15 Giugno 2024 – ore 9,00:

Appuntamento: Chiesa dell’Annunziata, via Annunziata – Palazzolo Acreide – Lat. = 37.06543  Long. = 14.90552; la visita sarà guidata da Enzo Marabita, Componente Direttivo Natura Sicula.

Grazie ai lavori di recupero, svolti in sinergia con l’Amministrazione comunale di Palazzolo Acreide, dai volontari dell’associazione “Natura Sicula”, le concerie di contrada Fontanasecca sono state recentemente recuperate dall’oblio, in cui erano cadute per oltre un cinquantennio. Gli ambienti rupestri hanno trasformato una precedente necropoli esistente sul luogo. Alcuni vani sono ancora attraversati d’acqua. Con la foresta ripariale attorno si propongono come un sorprendente sito antropologico e naturalistico.

Riesi

Riesi sotterranea: Visita guidata a grotte e ipogei preistorici del nucleo urbano

Sabato 15 Giugno 2024 – ore 9,00: Appuntamento: Piazza Giudice Livatino – Riesi, Lat. = 37.28089  Long. = 14.08110; per informazioni: Tel. 338.3841409 – Email: riesi@bcsicilia.it – Presentazione di Maria Catena Sanfilippo, Presidente BCsicilia sede di Riesi.

L’antico nucleo urbano di Riesi è disseminato di grotte ed ipogei di epoca preistorica, che insistono sui costoni rocciosi che circondano il pianoro centrale di Calamuscini, attuale Piazza Garibaldi. Parecchie grotte non sono accessibili dall’esterno, perché inglobate nelle abitazioni costruite successivamente alla fondazione dell’attuale comune nel 1647. Sarà possibile visitare alcune grotte, la più interessante era adibita a frantoio oleario e palmento per la produzione del vino.

Agira

Visita guidata. Da ipogeo tardoromano a luogo di preghiera: la Grotta di San Filippo d’Agira

Sabato 15 Giugno 2024 – ore 10,00:Appuntamento: Via Grotte – Agira – Lat. = 37.65594   Long. = 14.51784; per informazioni: Tel. 388.1186440 – Email: segreteria@bcsicilia.it – la visita sarà guidata da Danilo Alleruzzo e Luigi Manno, Studiosi del Territorio.

La tradizione agirina colloca in questa grotta la prima abitazione di San Filippo. Essa fu luogo di preghiera e meditazione, ma anche di furiose colluttazioni col demonio.

Il luogo era in realtà un ipogeo del cimitero tardoromano di Agira, per lunghi secoli adibito a stalla dai contadini del quartiere, i quali utilizzavano gli arcosoli come mangiatoie.

La grotta è un antro naturale con prospetto esterno in pietra arenaria. L’interno è costituito da uno stretto ingresso e con ai lati delle tombe, dove la tradizione popolare individua i giacigli su cui erano soliti riposare Filippo ed il compagno Eusebio che si allarga sul fondo dove vi è ricavato un piccolo altare. Sulla parete a destra è possibile intravedere i resti di un affresco che, secondo la tradizione, rappresenta S. Filippo.

Cefalù

Passeggiata archeologica lungo le mura megalitiche

Sabato 15 Giugno 2024 – ore 10,00: Appuntamento: Piazza Garibaldi – Cefalù – Lat. = 38.03680   Long. = 14.02190; per informazioni: Tel. 320.6468568 – Email: cefalu@bcsicilia.it.

Presentazione di Valentina Portera, Presidente BCsicilia Cefalù e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia. Le emergenze storico archeologiche e le strutture architettoniche, durante il percorso, verranno illustrate dal prof. Antonio Franco e dall’arch. Tania Culotta.

Sin dal V secolo a. C. Cefalù venne protetta da una fortezza di mura megalitiche che chiudevano la Rocca da una punta all’altra del golfo. La cinta muraria è ancora oggi visibile: copre tutta la costa, dalla parte inferiore della torre in piazza Garibaldi, per poi coprire l’intera Rocca e saldarsi su alcune fenditure naturali. Sulle mura difensive erano collocate solo quattro porte di accesso alla città, costantemente controllate e poste in posizioni privilegiate. Tre di queste affacciavano sul mare, mentre una era posizionata verso l’entroterra. Gli Arabi, che arrivarono a Cefalù nell’XI secolo, restarono colpiti dallo stratagemma difensivo adottato nella cittadina, tanto da definirla una vera e propria fortezza fabbricata sopra gli scogli. Tra la scogliera e le mura megalitiche, Cefalù divenne un fortino inespugnabile, e fu realmente più difficile per le dominazioni successive insediarsi in questo centro abitato florido di cultura e di economia. Durante il percorso sarà possibile osservare le mura dall’esterno, percorrendo la passeggiata  sugli scogli progettata dagli architetti Culotta e Leone.

Monreale

Calendari astronomici in Sicilia: gli inizi di un’avventura scientifica

Sabato 15 Giugno 2024  – ore 17,30, Appuntamento: Biblioteca comunale Santa Caterina, via Pietro Novelli, 5 – Monreale – Lat. = 38.07951  Long. = 13.28483.

Relazione di Alberto Scuderi, Vice Direttore nazionale dei gruppi Archeologici d’Italia; saluti istituzionali.

Introduce i lavori Romina Lo Piccolo, Presidente di Bcsicilia Monreale; coordina i lavori Caterina Giordano, BCsicilia Monreale.

Nella Valle dello Jato, sono circa 30 gli insediamenti che sono stati individuati, il più importante dei quali è quello sul monte Arcivocalotto, sicuramente abitato tra l’Eneolitico e l’antica età del Bronzo antico e poi in epoca romana e medievale. Alto 570 m e collocato a pochi chilometri dalle pendici meridionali di monte Iato, nel territorio comunale di Monreale, il sito è stato segnalato per la presenza sulla sommità del monte di un megalite, sul cui spessore è stato ricavato artificialmente un ampio foro di circa 2 m di diametro. Si è ipotizzato che si tratti di un indicatore astronomico, di epoca preistorica, ricavato al fine di segnalare l’alba del solstizio d’inverno e, con 180° di differenza, il tramonto del solstizio estivo. Per alcuni giorni attorno alla data del solstizio d’inverno, infatti, il sole, osservato dal pianoro sottostante, appare al centro del foro attorno alle 8 del mattino. Similmente, nonostante il paesaggio accidentato e montuoso, il sole calante dietro il lontano Capo San Vito entra all’interno della pietra forata.

Palermo

Conferenza. A difesa della città: le fortificazioni di Palermo dal IX al XIX secolo

Sabato 15 Giugno 2024  – ore 18,00:Appuntamento: Chiesa S. Francesco Saverio, Piazza S. Francesco Saverio – Palermo – Lat. = 38.109892  Long. = 13.358541.

Saluti: Don Massimiliano Lo Chirco, Rettore Chiesa S. Francesco Saverio; Presentazione: Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia; Interventi: Alessandro Bellomo, Storico del Territorio.

Dopo la conquista araba della Sicilia del IX secolo, la difesa della città di Palermo venne realizzata dai nuovi occupanti secondo una concezione ben diversa dal resto dell’Italia ed Europa. Gli arabi anziché difendere i centri urbani con mura, preferivano proteggere le città mediante la costruzione di fortificazioni scaglionate lungo le vie d’accesso ai centri abitati.

Secondo tale concezione, a Palermo venne trascurata la valorizzazione della cinta muraria a favore della costruzione di una serie di castelli disposti attorno alla nuova capitale della Sicilia. Sorsero così il Qars al-Silsila (Castellammare ?), il Moascar o Quartiere Militare (Palazzo dei Normanni), il Qasr Yahia (Castello Giovanni), il Qasr Ibn Djafar (Castello di Maredolce), lo Scibene, il Burg al Battal (Torre dei Valorosi) per finire al cosiddetto Castello di San Benedetto (Castellaccio).

Tale disposizione difensiva cambiò in seguito alla conquista Normanna, adeguando il sistema difensivo ai concetti difensivi europei, rivelatisi più adeguati alle modalità belliche degli europei, facendo successivamente evolvere i castelli e le strutture murarie mediante nuovi accorgimenti ideati in base all’introduzione delle nuove armi da guerra, che progressivamente andavano comparendo sui teatri di guerra.

Accanto a profonde modifiche delle strutture fortificatorie preesistenti, apparvero nuove opere murarie quali le Torri Tonde, i Bastioni e nuove tipologie di fortezze, ancora chiamate Castelli, ma di concezione diversa da quella precedente, per giungere ai Fortini del XIX secolo, antesignani degli odierni Bunker. Ma cosa è rimasto oggi di tutto questo?

La conferenza mostrerà ciò che fu eretto ed oggi risparmiato dalla scriteriata distruzione  di ciò che oggi è ben definita “Ingegneria Militare”.

Riesi

Presentazione del libro: Battaglia di Drepana. Battaglia delle Egadi – di Francesco Torre

Sabato 15 Giugno 2024 – ore 19,30: Centro Polivalente Auditorium “F. Scroppo” Viale Don Bosco, 30 – Riesi – Lat. = 37.27991  Long. = 14.08273; Per informazioni: Tel. 338.3841409 – Email: riesi@bcsicilia.it.

Presentazione dei libri “Battaglia di Drepana Battaglia delle Egadi” e “Il Neolitico e l’Età dei metalli in Sicilia” di Francesco Torre, già ordinario della cattedra di Geoarcheologia dell’Università di Bologna e Presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani. Due testi fondamentali nello studio della storia antica della Sicilia, frutto della collaborazione di Sebastiano Tusa e di un lavoro di ricerca meticoloso ed esauriente, durato molti anni, per consentire di riappropriarsi di verità storiche, che per anni sono state tramandate in maniera incompleta e parziale. Così come i decisivi scontri navali di Drepana e delle Egadi avrebbero cambiato il corso della storia del Mediterraneo. Interverrà lo storico Claudio D’Angelo. Introduzione a cura di M. Catena A. Sanfilippo, Presidente di BCsicilia sede di Riesi.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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