Un’idea antispreco e croccante, da mettere in atto quando il pane raffermo necessita di essere smaltito. Il pani indorau è una ricetta semplicissima per recuperarlo ed ha il profumo della Sardegna.
Come realizzare il pani indorau
Per realizzarlo basta sbattere delle uova in una ciotola e salarle, contemporaneamente versare del latte in un’altra ciotola e bagnarvi il pane raffermo a fette, imbevendole da entrambi i lati, per poi fare lo stesso passaggio nell’uovo.
A questo punto, basterà farle saltare nell’olio d’oliva caldo, finché non saranno dorate, o appunto, “indorau”. Una versione dolce e altrettanto facile prevede di sostituire il sale con lo zucchero.
Latte: un alimento prezioso e versatile
Il latte è un alimento sempre presente sulle nostre tavole, ma quante sono le cose che non sappiamo ancora sul suo conto o diamo per scontate?
La Cooperativa Assegnatari Associati Arborea, specializzata nella raccolta e trasformazione di latte vaccino e caprino, con l’aiuto degli esperti ha stilato la carta d’identità dell’oro bianco tra origini, nuovi trend e consigli golosi.
Le curiosità sul latte
- Anche se di solito si parla di latte al singolare, quasi sempre riferendosi al latte vaccino, sono diversi i tipi di latte che possono essere utilizzati nell’alimentazione umana. Oltre al latte dei bovini, predominante, viene consumato anche (e non solo) latte di bufala, di capra, di pecora e di cammella, alla base dell’alimentazione delle tribù nomadi del deserto, essenziale per la sopravvivenza durante lunghi spostamenti.
- Gli ovini, insieme alle capre, furono i primi animali addomesticati dall’uomo per essere allevati, preceduti nell’addomesticazione solo dal cane. L’allevamento come attività è nato oltre 10.000 anni fa in Mesopotamia, l’attuale territorio tra Iraq, Iran e Siria, per diffondersi in seguito nel bacino del Mediterraneo.
- Nelle regioni mediterranee, in assenza di possibilità di refrigerazione e con temperature elevate, il latte veniva frequentemente conservato e consumato sotto forma di yogurt e formaggio. Da questo punto di vista, il latte di pecora risultava particolarmente vantaggioso: il maggior contenuto, rispetto ad altri tipi di latte, di materia secca (proteine, minerali e grassi) lo rende infatti più adatto alla trasformazione in formaggio.
- Nel tempo, i metodi di conservazione si sono affinati: il latte UHT, oggi tra i più utilizzati proprio per la comodità, può durare circa 3 mesi, mantenendo le caratteristiche nutrizionali pressoché inalterate.
- Il latte vaccino è un alimento di grande importanza prima di tutto per il suo elevato apporto di calcio in forma facilmente assorbibile ed utilizzabile oltre che di proteine di elevata qualità, vitamine (in particolare B2, B12 e A) e altri minerali quali il fosforo, ai quali si accompagnano gli zuccheri (soprattutto lattosio) e i grassi.
- Il latte di capra è oggi conosciuto e apprezzato per le elevate proprietà nutritive, per la digeribilità e per la presenza di acidi grassi a catena corta, che inibiscono il consumo del colesterolo. Ma da dove viene? Secondo quanto rilevato da Istat nel 2023, in Italia la Sardegna è la regione con il primato per la produzione di latte caprino (57,9%).
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