Roma, l’attore crea le sue intimità a confronto, la finale dello spettacolo teatrale
Ebbene sì, l’attore crea le sue intimità a confronto in occasione della finale dello spettacolo teatrale-cinematografico che avrà luogo il 24 maggio 2024 al Teatro Kopò nel quartiere Cinecittà.Oggetto della manifestazione sarà la nuova tecnica di recitazione ideata da Marta Gervasutti che porta gli attori del Collettivo Godot a presentarsi e duellarsi come protagonisti attivi dell’arte attoriale.
Va detto che da tre mesi il piccolo esercito di attori, che costituisce il Collettivo Godot, guidato dall’acting coach Marta Gervasutti, dà spettacolo a suon di duelli di monologhi al teatro Kopò nel quartiere Cinecittà Don Bosco, a Roma. Nel gruppo di artisti coinvolti è da segnalare anche la figura del noto attore e regista casertano Antonio Bonagura. Il 24 maggio, alle ore 20.30 si terrà la finalissima. I primi appuntamenti hanno ottenuto il tutto esaurito al piccolo teatro di periferia: un miracolo, in tempi di crisi dello spettacolo (ed in particolare del teatro). Ma “Intimità a Confronto”, questo il titolo dell’iniziativa, ha poco a che fare con la recitazione squisitamente teatrale. È una rivolta che nasce dal basso: quella degli attori italiani stanchi di sottostare a metodi di recitazione che prevedono il loro completo coinvolgimento emotivo nella recitazione, a cui preferiscono uno studio accurato dell’emozione e della sua espressione, senza dover mettere in gioco il proprio equilibrio psicoemotivo. Un metodo di recitazione nuovo, creato dall’acting coach Marta Gervasutti e nato per la recitazione cinematografica, divulgato attraverso il manuale “L’Attorte Crea”. Questo spettacolo prevede che la performance cinematografica sposi quella teatrale: gli attori reciteranno i monologhi ideati e scritti da loro stessi sul palco, ma saranno ripresi in primo piano e proiettati su schermo, anch’esso rivolto alla platea. In questo modo non è solo l’attore a diventare creatore, ma il pubblico stesso diventa giurato dell’esperienza, godendosi le interpretazioni dal vivo e su schermo. A fine serata sarà decretato il vincitore di questa prima tranche di Intimità a confronto. Una sorta di rivoluzione artistica che, non a caso, viene ospitata dal teatro Kopò, che incarna il pensiero del drammaturgo francese Jacques Copeau: “Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire”. “Il teatro Kopò vuole dar voce agli artisti e alle compagnie che faticano ad uscire dall’anonimato e che desiderano portare alla luce la propria arte, che hanno bisogno di spazi per provare e per mettere in scena i propri progetti”: parole delle fondatrici del teatro, Simona e Francesca Epifani e che incontrano armoniosamente la missione della coach Marta Gervasutti, fondatrice e coordinatrice del Collettivo Godot, formato da attori professionisti che hanno seguito il nuovo metodo di recitazione “l’Attorte crea” e che non vogliono rassegnarsi ad un ruolo esecutorio dell’attore ma piuttosto co-creativo. Una rivoluzione artistica che nasce dal basso quindi, accompagnata da un terzetto tutto al femminile, che parte dalla periferia di Roma.
Per partecipare e provare per credere a vivere questa esperienza il 24 maggio alle ore 20.30 presso il teatro Kopò, via Vestricio Spurinna n. 47, MM Numidio Quadrato.
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