Lega, soldi anche dal ras delle discariche Colucci
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Aldo Spinelli non era l’unico finanziatore di Giovanni Toti che a un certo punto ha sovvenzionato anche la Lega. Lo stesso percorso ha riguardato anche Pietro Colucci, re delle discariche indagato per corruzione insieme a Toti. Colucci è accusato di aver erogato alle fondazioni che sostenevano Toti 195mila euro, soldi mai registrati nei bilanci, né condivisi con gli organismi societari, come prevede la legge sul finanziamento illecito ai partiti. L’imprenditore è indagato perché negli stessi anni ha ottenuto l’ampliamento di due discariche gestite nel Ponente della Liguria, i siti di Boscaccio e Bossarino. Dal 2022, Colucci ha cominciato a finanziare anche la Lega: il 28 giugno del 2022 una delle sue società, Green up, ha erogato 10mila euro.
Nell’ordinanza del tribunale di Genova che ha portato all’arresto di Toti c’è traccia di un’intercettazione in cui Toti dice di voler parlare “di persona” con Colucci della “roba delle discariche”, “circostanza che lasciava intendere la volontà di rendere “sicura” la conversazione: “Digli che se li convoco io qua lunedì – dice al suo braccio destro Matteo Cozzani – martedì sera sono a cena, Ripamonti (Paolo, parlamentare della Lega, ndr), Vaccarezza (Angelo, consigliere regionale), Olivieri (Pierangelo, presidente della provincia di Savona, ndr), che la chiudiamo su tutt…(…) Su tutta la situazione, così mettiamo in fila l’Ato idrico, la cosa, anche perché poi ci si infila anche la roba della discarica di Colucci, che voglio parlargliene a voce…”. Il nome di Ripamonti, ex senatore leghista, ritorna anche in un’altra indagine su Colucci, condotta dalla Procura di Savona: Ripamonti non è indagato, ma viene invocato da uno degli indagati, Flavio Raimondo, amministratore delegato del gruppo Waste di Colucci, quando si trova ad affrontare problemi che richiedono un intervento politico. Nell’inchiesta savonese emergono anche 300mila euro di consulenze pagate dal gruppo Waste a un ex parlamentare del Pd, Massimo Zunino, molto vicino a Claudio Burlando, indagato perché quelle fatture sono ritenute false dalla Guardia di Finanza.
Dall’inchiesta della Procura di Genova emergono pure due erogazioni da 15 mila euro l’una che Spinelli Srl effettuò il 25 maggio e il 31 agosto 2022 alla Lega Liguria per Salvini Premier. È lo stesso Spinelli a spiegarne a Paolo Signorini, allora presidente dell’Autorità portuale, la ragione in una conversazione del 27 maggio. L’oggetto è il progetto che Spinelli ha elaborato con la Msc di Gianluigi Aponte (non indagato) per ripartirsi le aree del Terminal Rinfuse (di Spinelli al 55%, di Aponte al 45%). Un progetto costoso (190 milioni di euro) perché richiederebbe il riempimento delle calate portuali Concenter, Giaccone e Inglese. Spinelli auspica con Signorini l’intervento pubblico (“l’importante è che vada nel Pnrr”) e gli riferisce dell’incontro del giorno prima con Giancarlo Giorgetti (estraneo alle indagini, ndr), dicendosi sicuro, riporta il Gip, “che il ministro Giorgetti avrebbe finanziato il progetto in questione (‘lui è pronto a farcelo da solo ha detto’”). Allo scetticismo di Signorini, Spinelli replica: “Gli abbiam già fatto un bonifico anche a loro, poi gliene facciamo un altro, stai tranquillo”.
FONTE:
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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