Elusivo / Che evita scaltramente, sfuggente / «Mi ha dato una risposta elusiva.»
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Elusivo
e-lu-sì-vo
SIGNIFICATO Che evita scaltramente, sfuggente
ETIMOLOGIA da eludere, voce dotta recuperata dal latino elùdere ‘evitare, beffare’, derivato di lùdere ‘giocare’ con prefisso e-.
- «Mi ha dato una risposta elusiva.»
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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Spesso sui dizionari si legge che ‘elusivo’ significa ‘evasivo’, e così abbiamo già sbracato e possiamo tornare a casa con gli strumenti spuntati. Tentiamo di fare di meglio.
La differenza fra ‘evadere’ ed ‘eludere’ non è una differenza dappoco. Peraltro caso vuole che, eccezionalmente, questa differenza fra sinonimi non resti nell’iperuranio della buona lingua, ma venga al pettine in un ambito estremamente delicato e frequentato da opposti schieramenti determinati in maniera granitica a mettere i puntini sulle ‘i’ — cioè l’ambito fiscale.
L’evasione fiscale è il comportamento atto a contrastare il prelievo fiscale, che occulta l’imposta. Invece l’elusione fiscale, da un punto di vista tecnico, strettamente formale, non viola alcuna legge tributaria… ma ottiene lo stesso risultato. Si sostanzia in un abuso di diritto. Questo cappelletto giuridico ci permette di approcciarci all’elusivo con qualche idea distillata in più.
Si dice ‘elusivo’ ciò che serve a evitare scaltramente. Ad esempio posso dare delle risposte elusive alle tue domande, posso dare una concessione elusiva alla richiesta diretta, posso sentir parlare di qualcuno in maniera elusiva, posso trovare elusiva la soluzione di un enigma.
Evitare scaltramente, dicevo: questo ‘scaltramente’ è determinante. Infatti anche l’evasivo evita, è obliquo, ambiguo: una risposta evasiva tenta di schivare un problema o di sbottonare ciò che deve restare ben serrato. Ma è più scoperto, meno scaltro. Posso dare una risposta evasiva anche solo quando sono schiettamente a disagio.
L’evasivo si vede che vuole evadere, e non ci offre le profondità di altre macchinazioni. Invece l’elusivo ha la forza di una certa malizia. L’eludere latino, prima di essere uno ‘scansare’, è un ‘beffare’, figlio di un ludere, cioè giocare, che con quel prefisso e- allontana. C’è una forte differenza psicologica fra l’evasivo che evade e l’elusivo che elude — quella che c’è fra uno scansare e uno sviare.
La risposta elusiva non scappa, piuttosto distrae; la concessione elusiva ha l’aspetto di essere pertinente ed esauriente, anche se è parziale e fuorviante; una diceria elusiva dice molto sotto una maliziosa maschera di reticenza; e se la soluzione è elusiva, è perché l’enigma sa trarmi in inganno.
È una declinazione dello sfuggente, l’elusivo, che ci mostra un taglio di padronanza maliziosa e scaltra. Più che una fuga, c’è un trucco. Così il termine ‘elusivo’, per il modo che ha di inchiodare sul tavolo la doppiezza di questo comportamento, si rivela una risorsa di grande intelligenza dei fatti.