Sta per iniziare la terza settimana di sciopero della fame. Gli allevatori vanno avanti
Sta per iniziare la terza settimana di sciopero della fame. Gli allevatori vanno avanti
Gianni Fabbris e Adriano Noviello, sono oggi al loro quattordicesimo giorno di sciopero della fame davanti al Ministero della Salute a Roma per chiedere che il Governo adotti il provvedimento di nomina del Commissario Nazionale sulla BRC e la TBC e che i due ministri competenti (Schillaci e Lollobrigida) diano garanzie sul mandato che verrà assegnato in modo che il commissariamento diventi occasione per cambiare la strategia fallimentare messa fin qui in atto nelle Regioni Sicilia, Campania, Calabria e Puglia con l’avallo del Ministero della Salute.
Ambedue accusano cali di peso significativi (Noviello meno 12 Kg, Fabbris meno 11,3). Fabbris, che due giorni fa era stato sottoposto a trattamento con delle flebo presso il Pronto Soccorso, continua a mostrate segni di affaticamento con valori pressori in calo (93 su 66).
Ancora nessuna notizia ufficiale dal Governo alle richieste degli allevatori, dunque lo sciopero della fame continua e, questa sera alle 19 il Coordinamento in Difesa del Patrimonio Bufalino e la Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio si incontrano per valutare con quali forme e iniziative si svilupperà la campagna di sostegno.
Mentre al Presidio di fronte all’ingresso del Ministero della Salute oggi è tornato Sebastiano Lombardo dalla Sicilia per supportare le iniziative in corso che nei prossimi giorni vedranno sviluppi importanti, Fabbris e Noviello (che dal 17 aprile si nutrono solo di un cappuccino al giorno) sottolineano come “ormai davvero non c’è altro da dire e aggiungere per chiarire quello che sta accadendo e perché il Governo non può più attendere oltre nella nomina del Commissario Nazionale. Il servizio giornalistico di oltre 30 minuti che è andata in onda ieri sera in Prima Serata su Rai TRe nella trasmissione “Farwest” condotta da Salvo Sottile, ne è un esempio evidente. Il giornalista Silvio Schembri e la sua squadra hanno offerto una testimonianza chiarissima della situazione. Fra reticenze, intimidazioni e evidenti bugie raccontate e smascherate, gli spettatori hanno potuto assistere allo spettacolo del fallimento delle istituzioni che hanno gestito il Piano a Caserta (la Regione Campania con l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno gestito dal Dott. Limone e l’avallo dei dirigenti del Ministero della Salute).
Quando poi, come tutti gli spettatori hanno potuto vedere, un giornalista testimonia del clima di ricatto messo in campo perché non emerga la verità fino a dover comparire con il volto mascherato raccontando di dover usare uno pseudonimo per firmare gli articoli, allora occorre prendere atto che la stessa democrazia è in pericolo.
Quali interessi si nascondono dietro il clima di paura e ricatto messo in atto? Cosa aspetta il Governo a intervenire per ristabilire le condizioni di agibilità civile e trasparenza”
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)